Coloro che a gennaio dovranno ricevere il pagamento del Rdc potranno stare tranquilli? Il versamento sarà in anticipo?
Il reddito di cittadinanza, è una specie di sopravvivenza per milioni di cittadini italiani in grave crisi economica. Può risolvere tanti problemi, dal pagamento delle tasse che aumentano sempre di più, agli alimenti che servono per interi nuclei familiari. Ma a gennaio sarà preciso il pagamento?
Ricordiamo che con l‘approvazione della nuova Legge di Bilancio, il reddito di cittadinanza, ha subito una pesante modifica, che andrà a colpire coloro che pensavano di sopravvivere soprattutto attraverso questo versamento. Meglio, quindi trovarsi un degno lavoro, che potrà anche rendere dignitosa la propria esistenza.
Sarà anticipato il RdC di gennaio?
Di solito, i versamenti economici dello Stato, dalle pensioni, fino al reddito di cittadinanza, sono sempre alquanto puntuali e precisi. Chi ha effettuato la domanda per il RdC nel mese di dicembre, dovrebbe quindi ricevere il pagamento nel mese di gennaio. Ma c’è un piccolo inconveniente. Il 15 di gennaio, è domenica, quindi non verrà versato nel giorno festivo della settimana.
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Scatta quindi una domanda: il reddito, verrà anticipato, o posticipato nella settimana seguente? Probabilmente, potrà essere versato qualche giorno prima, ma non è detto che lo avranno tutti i percettori. Quindi si potrà presumere che alcuni lo avranno intorno al 13 di gennaio quando inizia la “lavorazione” altri dal 16 in poi.
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È importante ricordare che i nuovi percettori, ovvero coloro i quali per la prima volta riceveranno il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza dal mese di gennaio, il giorno 15 gennaio saranno chiamati a ritirare la carta presso l’ufficio di Poste Italiane indicato. Con la consegna della carta di pagamento riceveranno anche il primo accredito.
Non dimentichiamo che il RdC nel 2023 avrà forti cambiamenti, come preannunciato dalla Meloni. infatti, sarà erogato nel nuovo limite massimo di 7 mensilità per tutti i soggetti considerati occupabili. Resterà invariato, però, in presenza di alcune specifiche condizioni.
I percettori potranno beneficiare del sussidio per massimo 7 mesi. Una drastica riduzione se consideriamo il limite in vigore finora, cioè di 18 mensilità, anche rinnovabili. Tutto per il bene del lavoro, affinché ci sia possibilità di impiego per tutti, come stabilito dal partito vincitore delle elezioni già in campagna elettorale e per sconfiggere la piaga dei “furbetti”.