ISEE 2023 | In alcuni casi può essere a pagamento?

Dal mese di gennaio gli italiani possono fare richiesta per avere l’ISEE 2023 relativa al 2021: ma il documento si paga?

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ISEE pagamento (Foto Adobe-pensioni-it)

Il nuovo anno porta con sé tanti pagamenti e tanti nuovi adempimenti da parte a favore o a svantaggio dei cittadini italiani. Ricordiamo che anche per il 2023 il governo Meloni ha rinnovato vari bonus ed incentivi già presenti come l’Assegno Unico Universale ed il Bonus Bebè oltre che il Reddito di Cittadinanza ma solo per 7 mesi non rinnovabili.

Per accedere ai vari incentivi e bonus gli italiani dovranno presentare l’ISEE 2023: più basso sarà l’indicatore della situazione economica equivalente e maggiori saranno le probabilità di accedere ai bonus o di riceverli in forma piena. Vediamo allora come richiedere l’ISEE e quando bisognerà pagare per il documento.

ISEE 2023: bisogna pagarlo?

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ISEE pagamento (Foto Adobe-pensioni-it)

Per ottenere l’ISEE 2023, che fa riferimento al 2021, il cittadino può collegarsi sul sito dell’INPS utilizzando il servizio della DSU compilata oppure può rivolgersi a CAF o Patronati. Per quanto riguarda il primo servizio è gratuito mentre su secondo ci sono dubbi dal momento che molti cittadini hanno dovuto pagare una tariffa, più o meno elevata, a seconda del CAF o Patronati a cui si sono rivolti.

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Dal momento che l’ISEE 2023 è richiedibile a partire dal 1° gennaio 2023, questi sono giorni molto intensi per CAF e Patronati: per continuare a prendere il Reddito di cittadinanza o l’Assegno unico spettante in base alla propria fascia di reddito, è essenziale rinnovare l’Isee non appena possibile, meglio se entro il 31 gennaio 2023 per chi prende il Reddito di cittadinanza.

A questo proposito dobbiamo dire che il servizio di assistenza offerto da CAF e Patronati per il rilascio dell’ISEE deve essere gratuito per il cittadino. Questo perché ogni anno l’INPS stipula delle convenzioni con loro per il riconoscimento di un compenso per i servizi offerti: è quindi l’INPS a pagare i CAF.

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I servizi compresi nelle attività di intermediazione sono diversi: si va dall’assistenza nella compilazione della Dsu alla ricezione della stessa, nonché della verifica della sua completezza. È sempre l’intermediario che si occupa della trasmissione della Dsu all’Inps, come pure del rilascio dell’attestazione riportante l’ISEE.

Ogni anno, dunque, sono stanziate le risorse affinché CAF e Patronati possano ricevere il suddetto compenso dall’INPS ma possono esserci dei periodi in cui le risorse stanno per esaurirsi. E’ proprio in questi casi che CAF e Patronati minacciano di rendere l’ISEE a pagamento, tuttavia in questi anni l’INPS è sempre intervenuto per evitare che ciò accada stanziando ulteriori fondi.

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