Si preannuncia una vera e propria stangata il 2023 per le tasse degli italiani. Aumento di Imu e Tari e non solo
I cittadini, a settembre, col nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni, si aspettavano finalmente un ribasso, soprattutto dal mondo delle bollette e delle fatture da pagare. Già con l’ex Governo di Mario Draghi, c’era questa difficoltà a sostenere prezzi diventati difficili da affrontare.
Nonostante l’infinita guerra tra Ucraina e Russia e gli aumenti del gas naturale da parte dei sovietici, i cittadini italiani, non possono sempre pensare che i prezzi aumentino per uno scontro militare. Fatto sta, che nel 2023, dopo le promesse del partito di Giorgia Meloni, sembra che non cambierà niente, anzi le cose peggioreranno.
Il Codacons, l’associazione che tutela i diritti e gli interessi di utenti e consumatori, in questi giorni ha esaminato, una previsione in vista del nuovo anno. Ebbene, si stima che nel 2023, le famiglie italiane, andranno a spendere circa 2435€ in più per lo spropositato aumento dei prezzi.
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Una vera stangata, soprattutto per i nuclei familiari con qualche difficoltà economica in più. Dopo la riforma del reddito di cittadinanza, e la cancellazione di alcuni bonus, ecco che lo Stato, si abbatte sulle tasche e sui risparmi degli italiani. Ma quali sono i punti centrali in cui ci saranno i rincari?
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A quanto pare, gli aumenti più duri ci saranno sull’Imu e il Tari. Si parla di un rincaro che oscilla intorno a più 45 euro a famiglia, per effetto delle decisioni di molti Comuni di alzare le tasse per recuperare le perdite subite nel 2022 a causa del caro-bollette.
Non c’è proprio quindi da stare allegri. Dopo le promesse fatte in campagna elettorale, sulle diminuzioni delle tasse da pagare, anche che gli italiani, dovranno affrontare duramente le scadenze con le fatture.
Gli aumenti inoltre colpiranno anche benzina e diesel, come già annunciato in questi giorni, con lo stop sulle “accise” voluto dalla Meloni, di 490€ in più. Gli aumenti, poi sui prodotti alimentari, con rincari di 507€ a famiglia.
Ma non è finita mica qui: per chi ha un mutuo a tasso variabile: i titolari di mutuo spenderanno circa 1.260 euro in più. Bar e ristoranti prevedono un rincaro di 76 euro per famiglia.
Le compagnie telefoniche, che attraverso le loro costanti ed infinite pubblicità, toglieranno dalle tasche degli italiani circa 30 euro a famiglia.