Nuovo anno e nuove scadenze relative alla prossima riscossione comunale della tassa sui rifiuti; al via le nuove modalità. Ecco quali
Quando si chiude un anno solare, si esauriscono anche gli effetti economici di una stagione fiscale in chiusura. Per non parlare di un anno come il 2022, che ha visto il passaggio di molteplici misure di sostegno extra. Ovviamente con il loro carico di pressione sulle casse dello Stato e dell’INPS. Ma d’altronde, difficile immaginare altrimenti dopo dieci mesi su dodici trascorsi all’insegna della perdurante crisi energetica.
Oltre a ciò che possono rappresentare veri e propri aiuti di Stato, non bisogna però dimenticare il bagaglio di contributi che il cittadino, a qualsiasi livello, deve versare nei confronti della collettività. In una sola parola: le tasse. In questi giorni, sebbene sembra sia passata ieri l’ultima chiamata relativa alla dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la bozza – con qualche novità – del modello 730 da presentare nel 2023.
Tari 2023, quando si pagherà e con quali modalità
Come di consueto, la Pubblica Amministrazione annuncia nei primissimi giorni dell’anno le novità in materia fiscale ed erariale, in virtù – altresì – dell’approvazione della legge di bilancio che guiderà l’azione di governo per il corso dell’anno (senza dimenticare le fonti di approvvigionamento delle risorse da cui attingere per i pagamenti). Vale per lo Stato, ma la prassi è valida anche per i Comuni.
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Sulle amministrazioni locali vige la presa in carico di alcune riscossioni, di cui la più emblematica e concreta negli effetti è quella della tassa sui rifiuti, conosciuta in modo abbreviato come TARI, ossia la tassa necessaria per garantire la gestione del servizio di raccolta e il relativo smaltimento dei rifiuti. Ogni Comune stabilisce in autonomia le regole particolari sulla riscossione della tassa, ma generalmente si prevede che si fissino due date di pagamento (la seconda, dopo il 30 novembre). Complessivamente si avranno tre tranche: 1° acconto entro la fine di aprile; 2° acconto entro la fine di luglio; saldo entro la fine dell’anno.
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Restano le tre modalità di pagamento fissate dai Comuni, ossia: il pagamento con modello F24; il pagamento TARI con bollettino postale; il pagamento TARI con MAV. Per chi utilizza il modello F24 come mezzo di pagamento, il codice tributo è il 3944, nella sezione IMU ed altri tributi locali. Si ricorda che per i contribuenti con ISEE basso, esiste un bonus TARI per i nuclei familiari con ISEE entro 8.107,5 euro; per le famiglie numerose con un ISEE non superiore a 20.000 euro; e per i percettori di Reddito/Pensione di Cittadinanza.