Si prevede una manovra definitiva per il reddito di cittadinanza. A breve le conferme, che dovrebbero arrivare in aula entro il 20 dicembre
Il reddito di cittadinanza sta per subire delle restrizioni piuttosto forti. Il Governo, nell’intento di far risparmiare denaro alle casse pubbliche, sta apportando dei tagli radicali al reddito di cittadinanza. Non un’abolizione netta, come promesso in campagna elettorale, ma un passaggio più lento che si avvia comunque in quella direzione. Nel 2023 migliaia di famiglie perderanno il reddito di cittadinanza, specialmente se il titolare della richiesta è considerato facente parte della categoria degli occupabili, ovvero gli abili al lavoro entro una certa età.
E questo taglio potrebbe portare ad altre novità. Nonostante si sia affermato di non toccare le famiglie con figli e disabili, il Governo ha proposto di accorciare i mesi di erogazione del reddito di cittadinanza da 12 ad 8. E le notizie degli ultimi giorni sono che la riduzione dovrebbe arrivare a sette mesi in totale. Per il 2023. E probabilmente un’abolizione nel 2024.
Reddito di cittadinanza, l’età per ottenerlo
La richiesta comunque rimane legata all’ISEE. Il nuovo governo, nelle intenzioni vuole tutelare le fasce più deboli della popolazione, anche perché buona parte è il suo elettorato, dal quale deve ricevere consensi. Dunque il reddito di cittadinanza potrebbe essere sostituito da uno strumento economico alternativo che aiuti contemporaneamente la ricollocazione. Per tutelare le fasce più deboli potrebbero essere riconsiderate le proprietà come parte integrante del reddito ai fini ISEE.
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In ogni caso i nodi dovranno essere sciolti nel giro di pochi giorni, esattamente entro il 20 dicembre. Altrimenti si rischiano ritrdi sulle manovre. Ciò che più interessa le modifiche al reddito di cittadinanza sarà la probabile esclusione degli under 40 dal beneficio. Ciò significa che tutte le persone con età compresa tra i 18 ed i 40 anni, abili al lavoro, non potranno ottenere il reddito di cittadinanza.
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Una considerazione del “Fatto” è la seguente: “Con il ministro Giancarlo Giorgetti è emersa la possibilità di dare un altro colpo ai poveri riducendo ancora il Rdc, da 8 a 7 mesi, per gli 860 mila percettori “occupabili”, magari vincolando il nuovo taglio agli under 40″.