Lo sapevi che, se avete degli IMU arretrati, potreste non doverli più pagare? Per scoprire di cosa si tratta, continuate a leggere
Ebbene sì, avete capito proprio bene: in realtà potrebbe esserci la possibilità, sempre più concreta, di non dover pagare i propri arretrati IMU. Sembra quasi un sogno eppure non c’è nulla di più vero: ma cerchiamo di capire in che situazione si potrebbe verificare questa condizione e perché.
Come prima cosa cerchiamo di capire di cosa parliamo quando facciamo riferimento all’IMU. Spiegato in parole povere, come certamente già saprete, ne parliamo quando entriamo nell’ambito delle somme e delle tasse che siamo tenuti a versare allo stato. Nello specifico, questa entra in gioco quando parliamo dei propri immobili.
IMU, non pagare gli arretrati è possibile
C’è però una novità, con l’inizio di questo 2023, quando parliamo di IMU. Sembra infatti che potrebbe crearsi la possibilità via via più concreta di non trovarsi costretto a pagare i propri arretrati. Sembra un sogno, vedo? Eppure è proprio questo uno dei punti principali della Legge di Bilancio da poco pubblicata e che fa per l’appunto riferimento al nuovo anno.
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Nonostante non lo si possa ancora considerare attivo, non si riesce a parlare d’altro: ovvero di una delle manovre piú recente della Legge di Bilancio e che avrebbe come argomento centrale proprio il pagamento degli arretrati IMU. Si tratta di una sanatoria varata dal Governo, chiamata “Tregua Fiscale” e che presenta al suo interno uno step aggiunto per quanto riguarda Comuni e Regioni. Per dirla in parole povere, il Governo Meloni ha inserito la possibilità di creato una sanatoria delle cartelle esattoriali, e dunque di creare una loro rottamazione.
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Cosa comporta questa nuova aggiunta? A sentirsi maggiormente coinvolti da questa nuova iniziativa saranno senz’altro coloro che presentano degli arretrati nei loro pagamento IMU. Il motivo è semplice: secondo quanto deciso dal Governo Meloni, potremmo star andando incontro a una riduzione degli importi delle cartelle esattoriali, con in aggiunta anche dei pagamenti più diluiti e spalmati. Nonostante la procedura non è ancora da considerare attiva, possiamo già dirvi come sarà sviluppata: bisognerà accedere in via digitale all’Agenzia delle Entrate Riscossione e si potrà fare domani entro il 30 Aprile. Per quanto riguarda, invece, Regioni e Comuni, saranno loro a scegliere in modo soggettivo e personale se ridurre o meno le cartelle al di sotto dei mille euro.