Stanno per iniziare i saldi 2023. Anche se il Natale non ha registrato consumi record, i saldi si attendono con spese maggiori
È piuttosto prevedibile aspettarsi che in un momento di crisi economica i saldi siano più appetibili delle spese natalizie. Quest’anno, la famiglie italiane hanno speso il minimo per il giorno di Natale e per i regali, anche se quel ‘minimo’ rimane all’insegna del consumismo e non dell’austerià. Come è ovvio, specialmente i regali per i bambini, sia giocattoli che libri, sono andati alla grande. Per il resto, si è assistito ad un forte calo del fatturato medio, compensato negli ultimi due giorni prima del Natale.
Mentre l’attesa è proprio per i saldi di gennaio. Che vedranno senza dubbio l’assalto ai negozi ed ai centri commerciali. Questo ‘rituale’ dello shopping scontato, inizierà gradualmente in Italia. Si è partiti il 2 gennaio in Sicilia e Basilicata, il 3 in Val d’Aosta, per arrivare il 5, alla vigilia dell’Epifania, in tutte le altre Regioni d’Italia.
Saldi 2023, quali sono le regole
La Confcommercio si attende che saranno 15,4 le milioni di famiglie che si dedicheranno allo shopping con i saldi invernali. Con un fatturato che si attende sarà intorno ai 133 euro a famiglia, per un totale di 4,7 miliardi di euro. Anche se molte persone non lo sanno, esiste un Codice del Consumo, legiferato dal d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206. In esso ci sono le regole del rapporto tra esercente e cliente, che devono essere rispettate da ambo le parti. Quando un cliente entra in un negozio, è già come se accettasse implicitamente le regole.
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E Confcommercio mette in fila le regole del Codice del consumo:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Se il capo è danneggiato l’esercente deve cambiare il prodotto o restituire la somma all’acquirente. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
- La prova dei capi non è obbligatoria, dipende dalla discrezionalità del commerciante;
- L’esercente è obbligato ad accettare le carte di credito e lo deve incentivare;
- Deve essere indicato il prezzo di vendita ed anche lo sconto;
- Se il capo non è della stagione in corso, deve subire un deprezzamento.