Cosa servirà nel 2023 per rientrare nel reddito alimentare

Ecco cosa servirà nel 2023 per rientrare tra i percettori del reddito alimentare: tutte le informazioni sul nuovo bonus presente nelle Legge di Bilancio

Reddito alimentare: tutte le info del 2023
Spesa al supermercato (Adobe Stock – Pensioniora.it)

La Manovra del Governo Meloni è stata approvata e il testo della Legge di Bilancio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tra gli emendamenti approvati, è spuntato l’articolo 78-bis proposto dal Partito Democratico. Esso prevede l’istituzione di un fondo, in via sperimentale, di 1.5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni per il 2024 destinato al reddito alimentare. Si tratta di una misura a sostegno delle famiglie con difficoltà economiche.

Nel dettaglio, con tale sussidio, verranno erogati pacchi alimentari a persone in stato di povertà che vivono nelle città metropolitane. Dovrebbe essere creata un’applicazione per la prenotazione e il ritiro presso un centro di distribuzione. A coloro i quali hanno problemi motori, anziani e non autosufficienti, i pacchi verranno consegnati a domicilio.

I requisiti per accedere al reddito alimentare 2023

Reddito alimentare: tutte le info del 2023
Spesa al supermercato (Adobe Stock – Pensioniora.it)

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio verrà emanato un decreto attuativo per definire modalità e platea. Dunque, per chiunque si stesse chiedendo quali sono i requisiti per poter poi accedere a tale sussidio, essi non sono stati ancora definiti. Con molta probabilità, però, bisognerà avere un reddito davvero basso o versare in condizioni di inoccupabilità

Leggi anche: Pagamenti INPS attesi per il mese di gennaio

Leggi anche: RdC 2023 | Solo queste famiglie avranno più di 7 mensilità

Per il contrasto della povertà, comunque, nel corso del 2023 resterà in vigore il Reddito di Cittadinanza. Tale sussidio, partito nel 2019, subirà sostanziali modifiche. Per i cosiddetti occupabili, saranno solamente sette le mensilità a disposizione e nel corso di questo tempo si cercherà di introdurli al lavoro anche attraverso corsi di formazione. Alla prima offerta rifiutata, inoltre, il reddito decadrà automaticamente. Nel 2024, invece, l’RdC verrà abolito del tutto e poi sostituto con una nuova misura mirata a sostegno delle famiglie con reddito basso. Ottima notizia per coloro che possono usufruire dell’assegno unico, in quanto nel 2023 l’importo aumenterà di ulteriori 150 euro per i genitori con più di tre figli minori.

Gestione cookie