Parliamo oggi di uno degli argomenti sempre in voga nel nostro paese, ovvero quello della pensione: ecco come calcolare il proprio futuro
Lo sappiamo benissimo: uno degli argomenti più scottanti nel nostro Paese è senza dubbio quello che ha a che fare con la pensione e soprattutto quando arriverà, per tutti noi, il fatidico momento. Uscire dal mondo del lavoro, d’altronde, è senza dubbio uno di quei sogni che tutti noi (ormai stanchi dai ritmi insaziabili) non possiamo fare a meno di coltivare.
Proprio per questo motivo, noi di PensioniOra abbiamo deciso di concentrarci proprio su questo argomento. Cerchiamo oggi, infatti, di calcolare quale potrebbe essere la futura pensione di ognuno di noi: quando arriverà e a quanto potrebbe ammontare. Se anche voi volete togliervi questa curiosità, allora non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Futuro, come calcolare la propria pensione
La prima cosa da fare, se si vuole provare a effettuare un calcolo ipotetico sulla propria futura pensione, è quella di comprendere e avere ben chiaro il proprio regime di appartenenza Questo, infatti, può essere di due tipologie: contributivo, e in questo caso abbiamo davanti un regime con un assegno mensile calcolato in base ai propri contributi versati nell’arco del proprio periodo lavorativo; o ancora retributivo, vale a dire un assegno mensile che si calcola sulla base delle ultime retribuzioni che il lavoratore ha percepito.
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Una volta delineato il proprio regime di appartenenza, cerchiamo di entrare più nel merito del calcolo della propria pensione futura. La prima cosa da sapere è che questo importo può dipendere e variare sulla base di numerosi fattori, come ad esempio il numero totale di anni di contributi, o ancora l’età di uscita dal lavoro, gli anni di contributi che siano successivi o precedenti al 1996. Attualmente, sappiamo che il sistema retributivo si basa sui contributi precedenti al 1996, mentre quello contributivo a quelli successivi.
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Per concludere, ecco come poter effettuate il calcolo della propria pensione futura. Per quanto riguarda il sistema retributivo, si fa una media di quelle che sono le retribuzioni percepite: ovvero corrispondete a circa il 2% per ogni anno della propria carriera. Per, invece, quello contributivo si mette da parte una quota annuale destinata ai contributi. Ottenuti questi due calcoli, si passa per quelli che conosciamo come “coefficienti di trasformazione“: ovvero dei parametri che permettono di rendere soggettivi e dunque variabili in base alle singole circostanze le medie ottenute. Quello che, però, non molti sanno è che in realtà effettuare questo calcolo potrebbe essere molto più semplice: tutto ciò che si deve fare, infatti è sfruttare il simulatore messo a disposizione dall’INPS. Un servizio gratuita che ci permetterà di delineare il nostro futuro una volta terminata l’attività lavorativa.