Accompagnamento totale INPS | Quanto si avrà nel 2023

Alcune novità previdenziali per il nuovo anno hanno investito anche le tabelle relative alle pensioni delle invalidità civili. Compreso l’accompagno

quanto ammonta accompagnamento inps
Invalidi civili (Foto Adobe – pensioniora.it)

Con l’affacciarsi del nuovo anno, da un punto di vista sia fiscale che previdenziale si sono esauriti gli effetti delle misure precipuamente espresse nel 2022 e si stanno aprendo or ora aprendo le possibilità contributive previste sin dalla pubblicazione dell’ultima manovra di bilancio. Si tratta di un anno, questo, non privo di importanti novità che cambiano positivamente alcune abitudini economiche del cittadino.

Certamente, in questo momento storico, parlando di aumento, bisogna comunque far riferimento ad una serie di provvedimenti correttivi e compensatrici di un graduale processo di effettivo impoverimento delle famiglie dei lavoratori e a carico di pensionati. Di questi ultimi, occorre evidenziare l’applicazione nei ratei, dal 1° gennaio, della nuova rivalutazione ISTAT dopo l’adeguamento parzialmente anticipato nel mese scorso di ottobre. A contrasto della perdurante inflazione, il MEF ha deciso un incremento ulteriore del 7,3 per cento, effettuato in base alle aliquote del reddito.

Accompagnamento totale INPS, ecco l’importo deciso per il nuovo anno

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Invalidi civili (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le famiglie dei lavoratori dipendenti potranno usufruire dal 1° aprile prossimo del rinnovo del sostegno dato dall’Assegno Unico e universale, dopo che al 31 dicembre scorso si è chiusa ufficialmente la prima annualità. I nuclei familiari, sia nuovi sia di coloro che già godono dell’assegno per ogni figlio minorenne o disabile, possono presentare la domanda di rinnovo entro il 1° marzo 2023; occorrerà inoltre l’invio di un nuovo modello DSU per la comunicazione ISEE se nel corso dello scorso anno sia sopraggiunta una variazione reddituale che ha comportato lo spostamento di scaglione determinante l’importo della mensilità.

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Sul lato delle pensioni, l’inizio dell’anno ha comportato finalmente l’esordio della Quota 103, la nuova misura transitoria che con i suoi 62 anni anagrafici e 41 anni contributivi sostituisce l’appena scaduta Quota 102, sventando al contempo il completo ripristino dei requisiti pensionistici della controrversa Legge Fornero. Sebbene a monte sia mantenuta tale l’accesso alla pensione di vecchiaia. Gli adeguamenti hanno altresì riguardato anche le pensioni delle invalidità civili.

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Con il 2023 sono scattati gli aggiornamenti sulle tabelle relative ai percettori che presentano un handicap totale e non solo da un punto di vista di un aumento esclusivamente economico; è stato infatti innalzato anche il limite di reddito entro il quale accedere alla misura. Tanto per capirci, si è passati dal limite reddituale di 17.050,42 euro del 2022 agli attuali 17.920 euro; l’indice del 5,1 per cento ha permesso di percepire non più i 292,55 euro mensili dello scorso anno, ma gli attuali 313,91 euro. Ciò per gli invalidi totali. Cambia per gli stessi anche l’accompagnamento, il quale ammonta, senza alcun limite di reddito, a 527,16 euro.

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