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Bancomat e conto corrente

Quando e quanti soldi possono pignorare sul conto corrente

Andiamo a vedere bene nei dettagli in cosa consiste il pignoramento e le cifre relative al conto corrente di nostra proprietà

Atto di pignoramento-(Foto Adobe-pensioniora.it)

Il pignoramento è quell’atto che dà al via al vero e proprio processo di espropriazione forzata. L’atto di pignoramento è infatti il primo passo decisivo per vincolare determinati beni del debitore al soddisfacimento del diritto di credito del creditore procedente.

Si tratta, di quel procedimento giuridico he concerne il valore di scambio dei beni, ma non invece la loro fruizione: il debitore può infatti continuare a disporre materialmente dei beni che sono oggetto di pignoramento.

Ecco i tipi di pignoramento:

Conto corrente-(Foto Adobe-pensioniora.it)

Per quanto riguarda il pignoramento dei propri beni, ve ne sono diversi, che possono colpire il proprio conto corrente. Da quello immobiliare, quello mobiliare, e quello relativo a terzi. In cosa consistono questi diversi tipi di pignoramento, che possono colpire sia i risparmi che il portafoglio.

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I pignoramenti, quello immobiliare, se ha per oggetto beni immobili, quello mobiliare, se ha per oggetto cose mobili; e quello presso terzi, se ha per oggetto crediti o beni del debitore che sono nella disponibilità di terzi. L’esempio più lampante è il pignoramento del saldo creditore di un conto corrente bancario.

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Andando ad analizzare nello specifico, il pignoramento della prima casa, pesa su su un debito di natura privata (tipo una banca) e non prevede una soglia di debito per l’avvio della procedura.

Però c’è la possibilità di poter pignorare lo stipendio lavorativo che si riceve. Infatti, il minimo vitale va al debitore, se corrisposto a un quinto dello stipendio netto se il debito è da lavoro o deriva da mancati pagamenti di tributi comunali o provinciali.

Cambiano, invece i limiti, se le differenze passano a 1/10, 1/7 e 1/5 del netto in busta paga quando lo stipendio è, rispettivamente, inferiore a 2.500 euro, inferiore a 5mila e superiore a 5mila euro.

Per quanto riguarda l’atto di pignoramento su conto corrente, la legge stabilisce che non vi è alcuna forma di aggressione. Il conto è integralmente pignorabile se non accoglie redditi da lavoro dipendente o la pensione.

Se le somme che si presentano sul proprio conto corrente sono arrivate, prima della notifica dell’atto di pignoramento, allora è pignorabile solo quella cifra che va oltre il triplo dell’assegno sociale.

Pubblicato da
Francesco Moscato