Reddito di Cittadinanza e buoni fruttiferi di Poste, è possibile avere entrambi? Per scoprirlo, continuate a leggere insieme a noi.
Cerchiamo, oggi, di parlare di uno dei temi forse più scottanti nel nostro Paese e soprattutto in questo ultimo periodo: ovvero il Reddito di Cittadinanza. Nonostante sia ormai attivo da molti anni, infatti, non è certo raro incorrere in qualche dubbio, dimenticanza o ancora aspetto poco chiaro: in particolare, oggi proviamo a soffermarci sui buoni fruttiferi e su una loro possibile o meno concordanza con la percezione di questo sussidio.
Quando facciamo riferimento al Reddito di Cittadinanza, infatti, stiamo in poche parole parlando di un sussidio molto specifico: pensato, in breve, per provare ad andare in aiuto a quelle famiglie o persone che risultano essere più in difficoltà e soprattutto per dare loro una mano nel contrastare una condizione di povertà. Proprio per questo motivo, quella del RdC è da sempre una legge molto complessa e con numerosi cavilli per riuscire a capire per bene chi può fare domanda e soprattutto beneficiarne.
Reddito di Cittadinanza e buoni fruttiferi insieme?
In particolare, oggi abbiamo deciso di soffermarci su una possibile ed eventuale coesistenza del Reddito di Cittadinanza con il possedimento dei buoni fruttiferi. Per saperne di più, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra. La prima cosa da specificare è che esistono numerosi, ma ugualmente specifici, requisiti per poter stabilire l’ISEE di una famiglia: vale a dire l’indicatore della situazione economica di nucleo familiare. Per quanto riguarda il RdC, questo non deve superare la soglia dei 9.360 euro.
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Ma non finisce qui: perché per poter fare domanda e dunque sperare di accedere al reddito di cittadinanza, ci sono anche altri requisiti che proprio non possono essere sottovalutati. Innanzitutto, l’ISEE deve essere l’ultimo di validità nei recenti dodici mesi. Inoltre, per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, il suo valore all’interno di un nucleo familiare non deve superare i trenta mila euro (fatta eccezione, chiaramente, per la propria abitazione di appartenenza). Infine, non si può sottovalutare l’incidenza del patrimonio mobiliare ed è qui, dunque, che arriviamo finalmente a parlare dei buoni fruttiferi.
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Così come quello immobiliare, anche il patrimonio mobiliare ha una sua incidenza sulla percezione o meno del Reddito di Cittadinanza. Per quanto riguarda questo aspetto è dato da vari fattori, come ad esempio il dato dal saldo, la giacenza media dei conti correnti, conti deposito postali o bancari, ma anche i buoni fruttiferi. In questo caso, la somma posseduta non deve superare i sei mila euro per poter sperare di poter ugualmente accedere al RdC. Per tanto, rispondendo alla domanda iniziale: sì, i buoni fruttiferi non sono un ostacolo nella richiesta di questo sussidio, ma possono invece rappresentarne un limite.