L’Istituto di previdenza rende note le nuove tabelle sui tassi d’interesse applicati alla restituzione tramite il prelievo dalla pensione. I dettagli
Con il nuovo anno – è il caso di dire – si è aperta una nuova stagione previdenziale. E con non poche novità. L’anno appena lasciato alle spalle ha subito il gravame delle conseguenze della nota crisi dell’energia innescata dal conflitto in Ucraina. Il problema della dipendenza energetica si è riversata sui cittadini europei (italiani compresi) in forma degli esorbitanti aumenti delle bollette sulle utenze domestiche.
Non è servito il trascorrere di molti mesi perché le criticità sul gas si tramutassero in una vera e propria crisi economica, acuita dalla perdurante inflazione. La stessa, quest’ultima, che affaccia al nuovo anno con una ennesima accelerazione, oggi pari a due cifre percentuali. Ovviamente, a soffrirne sono i bilanci familiari dei lavoratori e dei pensionati maggiormente in difficoltà.
La legge di bilancio appena approvata ha fatto partire i due filoni di intervento messi a punto dal governo Meloni e anticipati dalla manovra di bilancio. Si tratta – il primo – della proroga di sei mesi sul distacco delle utenze per salvaguardare il passaggio della stagione invernale; e – il secondo – dell’innalzamento del tetto reddituale ISEE per accedere ai bonus bollette da parte delle famiglie numerose.
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Dal 1° gennaio 2023, è stato attivato anche il secondo adeguamento ISTAT (dopo il primo anticipato nello scorso ottobre) sugli importi pensionatici che dopo il precedente indice del 2 per cento, viene ora applicato un nuovo incremento pari al 7,3 per cento, secondo le aliquote variabili sui redditi. Non c’è dubbio che tuttavia alcuni pensionati abbiano dovuto richiedere un prestito, ricorrendo talvolta alla diffusa cessione del quinto.
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In tale contesto, l’INPS ha aggiornato le tabelle dei tassi di interesse da applicare in base all’aggiornamento relativo al primo trimestre 2023. Stabili i tassi secondo le seguenti classi di importo: fino a 15mila euro, il tasso medio è in percentuale del 12,66 e il tasso soglia usura del 19,8250; oltre 15mila euro, il primo è pari a 8,69 e il secondo a 14,8625. Ancora secondo alla classe di importo sono state aggiornate le classi di età, fino a 59 anni e oltre i 79, si va da tassi TAEG che vanno da 9,28 a 19,82 fino a a 15mila euro, e fra 7,21 e 14,86 oltre i 15mila euro.