La carta acquisti per il 2023 coinvolge una platea più ampia di cittadini, anche a causa dell’aumento incessante dell’inflazione
Tra i vari bonus ed agevolazioni pubbliche, è stata introdotta ormai da un po’ di tempo la Carta acquisti. Si tratta di una carta prepagata con la quale il cittadino può fare la spesa, acquistare farmaci e parafarmaci e pagare le utenze. Anche se il funzionamento sembra simile, un presupposto di base è differente. Per ottenere la Carta acquisti non si deve dimostrare di non aver lavoro, e non è un sostegno legato o meno all’occupazione. La Carta Acquisti, come molti altri bonus, richiede solo un tetto massimo di reddito, che per il 2023 è stato alzato, anche a causa dell’inflazione, e dunque del caro vita e caro acquisti.
Per contrastarlo sono state messe in campo diverse misure, come i famosi bonus antinflazione, che però hanno avuto regole poco chiare ed alla fine non hanno funzionato a dovere come avrebbero dovuto. Anche perché un bonus una tantum può dare l’illusione di enaro in più, ma non risolleva le sorti economiche di una famiglia sull’orlo della povertà.
La carta acquisti per il 2023 coinvolgerà più persone. Il tetto di reddito ISEE per accedervi è stato alzato di 520 euro. Questa notizia viene direttamente da un comunicato del MEF datato il 2 gennaio 2023.
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I nuovi tetti sono determinati come segue:
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In tema di importi invece non ci sono novità. L’accredito bimestrale della carta acquisti rimane di 80 euro, ovvero 40 euro al mese. I percettori forse avrebbero sperato in qualcosa in più, dati gli adeguamenti da tutte le parti. Tuttavia evidentemente si è preferito investire le risorse per allargare la platea di beneficiari.