Dopo essere stato a lungo discusso, il tetto pos a 60 euro non è stato più approvato nella Legge di Bilancio: ecco perché
La Legge di Bilancio 2023 ha visto sostanziali modifiche a pensioni, misure di contrasto alla povertà, stipendio e tasse. Sono 22, comunque, le principali novità evidenziate anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tra queste ci sono il taglio del cuneo fiscale, l’incremento della dotazione del fondo per chi lavora nello spettacolo, Quota 103, proroga dell’Ape Sociale, modifiche all’opzione Donna, incremento dei trattamenti per il fondo per le vittime dell’amianto, agevolazioni per chi assume percettori dell’RdC, proroga al 31 marzo 2023 per lo smart working per i lavoratori fragili. Ci sarà anche una rivalutazione dei trattamenti pensionistici, nuove linee di indirizzo per la gestione di enti previdenziali, viene riformato il Reddito di Cittadinanza (abolizione nel 2024, ndr) e un incentivo una tantum per i dipendenti.
Perché è saltato il tetto di 60 euro per i pagamento con il Pos
Tra le misure più discusse nei mesi scorsi, quando il Governo ha iniziato a lavorare alla Manovra, c’è stato sicuramente l’innalzamento del tetto pos a 60 euro. Fin dal suo annuncio, in molti hanno aspramente criticato la Meloni, accusandola di voler agevolare l’evasione fiscale. La stessa Commissione Ue si è messa di traverso per lo stesso motivo ed infatti sono state diverse le riunioni tra le parti per arrivare a una sorta di accordo.
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Insomma, dopo un grosso polverone, il Governo ha deciso di fare marcia indietro sulla misura, eliminandola dalla bozza della Legge di Bilancio, con il timore che l’Ue potesse diminuire i fondi del Pnrr destinati all’Italia. Incentivare i pagamenti elettronici è infatti proprio un obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza disposto dall’Unione Europea. Si resta quindi con le vecchie disposizioni che obbligano gli esercenti ad accettare obbligatoriamente i pagamenti elettronici a partire dai 30 euro a salire. Allo stesso tempo, però, è stato aumentato il tetto al contante da 3000 a 5000 euro.