Poste Italiane mette a disposizione un servizio utile per produrre la necessaria documentazione per richiedere sostegni economici. I particolari
Insieme al drammatico anno 2022, alle spalle si trovano anche le principali feste dell’anno, con tutto il loro bagaglio di entusiasmo e – perché no – di finanze spese. Superata la corsa agli acquisti, scartati i regali posti sotto l’albero natalizio, si conclude anche un periodo piuttosto pressante che coinvolge i servizi postali: quello delle spedizioni dei pacchi. In questo ambito, Poste Italiane ha un ruolo tutt’altro che marginale, nel quale, negli stessi giorni, schizza il numero di plichi che viaggia per l’Italia e all’estero.
D’altronde si tratta del fatto che alcune famiglie decidono di assolvere ugualmente al rituale del regalo inviando un pacco natalizio al proprio caro lontano da casa (o viceversa); un po’ per suggellare a loro modo una forma di vicinanza con un presente da apprezzare nella notte di Natale. Ma Poste Italiane, come è noto, dispone di servizi che vanno ben oltre il recapito a domicilio nella penisola o fuori confine.
La solidità del Gruppo si è costruita nel tempo – sono passati da poco centosessant’anni dalla fondazione – a partire dalla gestione dei piccoli e medi risparmi delle famiglie. Le stesse hanno affidato le loro piccole ma importanti somme destinandole non necessariamente a forme precipue di investimento, quanto piuttosto a strumenti di “rendimento” che spesso seguono la maturità del figlio al quale il piccolo capitale è destinato.
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Al di là di questo, però, Poste Italiane ha raccolto un invidiabile portfolio di correntisti, grazie al suo conto BancoPosta, la cui spesa di gestione risulta estremamente concorrenziale rispetto ai depositi bancari; nello stesso tempo, i dispositivi integrati della tecnologia hanno reso la movimentazione della giacenza sempre più alla portata diretta dell’utente, che sia da pc, tablet o da smartphone.
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A fine anno, le Poste Italiane procedono al conteggio della cosiddetta giacenza media, rispetto alle somme depositate sul conto o sul libretto di risparmi. Dal 2 di gennaio dell’anno successivo, viene reso noto il dato per ciascun utente, utile principalmente per due circostanze: per fissare il carico dell’imposta di bollo (34,20 euro alle persone fisiche) se la giacenza media ha superato i 5mila euro; per trasmettere l’importo medio all’interno dell’ISEE patrimoniale, necessario per accedere ad alcuni supporti economici statali. Sul portale delle Poste, basta accedere dal profilo dedicato, dalla sezione “Risparmio Postale” e poi su “Richiesta ISEE”. Da qui, si procede alla voce “Richiedi online”: in breve tempo si produrrà il cosiddetto Report consistenze patrimoniali.