Il mutuo per il 2023 rimane per ora invariato. Nonostante la Legge Bilancio debba essere ancora confermata rimane agevolazione under 36
Chi vuole accendere un mutuo sa che nel 2023 non è cosa semplice. Le banche, come hanno sempre fatto, tentano di tutelarsi dai mancati pagamenti, specialmente se alle spalle c’è un titolare economicamente debole, da cui il denaro prestato potrebbe essere rifficile da repuperare. Per questo i mutui, specialmente quelli di lunga data, richiedono delle garanzie piuttosto solide. Le principali sono un reddito costante e sicuro, che in poche parole si traduce in un lavoro dipendente con contratto a tempo indeterminato.
Che oggi, nel 2023, non è più blindato come un tempo. La pensione senza dubbio lo è di più, anche se esiste il vincolo di età per il mutuo. Generalmente non si può accendere un mutuo ad un titolare che al termine della restituzione abbia superato gli 85 anni di età. Dunque il lavoro nel settore pubblico è senza dubbio la garanzia migliore. E se dovesse esserci qualche incertezza si può ricorrere alla fideiussione, quindi alla garanzia ulteriore di una terza persona che firma come garante, e sulla quale la banca può rivalersi nel caso di mancato pagamento della rata del mutuo.
I tassi d’interesse, secondo Euribor, che tiene i calcoli sui tassi variabili, sono rimasti piuttosto invariati. Ad eccezione di un piccolo aumento sui tassi d’interesse fissi sul mutuo. Dunque lo schema è il seguente. Tasso variabile:
Mutuo a tasso fisso:
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L’agevolazione per accendere un mutuo, con la garanzia pubblica dello Stato, viene rinnovata anche per il 2023. Si tratta di un beneficio erogato dal Fondo Consap, a cui si deve aderire facendo esplicita richiesta. I requisiti per la garanzia dell’80% sul mutuo prima casa sono di avere meno di 36 anni e di possedere un ISEE inferiore a 40mila euro.
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La migliore offerta sul mercato in questo momento è proposta da Credit Agricole. Con 140 mila euro e valore dell’immobile da 155 mila euro, un mutuo a tasso variabile, la rata è di 566 euro, tasso variabile 2,55% (Euribor 6 mesi + spread 0,75 per cento), Taeg 2,76 per cento.