Sorge spontanea una domanda: è possibile chiedere un riesame riguardante la il rifiuto della cessione del credito?
Come facciamo a sapere se è possibile chiedere un dettagliato e preciso riesame riguardo il rifiuto della cessione del credito? Spesso si sente parlare di questa funzione come strumento rivolto alle imprese che non riescono più a gestire i propri crediti inesigibili.
Ricordiamo che le aziende hanno diverse opzioni per gestire i crediti deteriorati e inesigibili; una delle possibilità più interessanti è rappresentata dalla cessione del credito.
La cessione del credito, è un accordo contrattuale attraverso il quale si trasferisce il diritto di credito di un soggetto il cosiddetto “cedente” ad un acquirente terzo ovvero il “cessionario” che lo acquista ad un determinato prezzo, per poi procedere alla riscossione nei confronti del debitore il “ceduto”.
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La cessione del quinto, può essere divisa in due categorie: la Cessione Pro Soluto e la Cessione Pro Solvendo.
Per poter ottenere un riesame relativo alla cessione del credito, bisogna attenersi ad una precisa informativa, la quale sottolinea:
“Nel caso di scarto delle comunicazioni relative alle opzioni legate ai bonus edilizi inviate in sostituzione di precedenti sarà possibile presentare un’istanza di riesame alle Direzioni Provinciali di competenza.”
C’è bisogno, nella richiesta del riesame, l’invio di
Dopo aver inviato le dovute richieste del riesame, è possibile controllare se quest’ultima è stata accettata navigando sul portale dell’Agenzia delle Entrate, in particolare sulla piattaforma della Cessione crediti: qui sono visibili gli esiti della procedura, sia per il cedente sia per il cessionario.
Qualora la richiesta del riesame, venisse rifiutata, bisogna ripetere la procedura, controllare i dati inviati e ripetere l’operazione. Il sito dell’INPS fornisce le istruzioni per la presentazione delle istanze di eventuali riesami da parte dei richiedenti le cui domande sono state respinte per non avere superato i controlli inerenti all’accertamento dei requisiti normativamente previsti, nonché le indicazioni per la gestione dei medesimi.