Con il mese di gennaio sono in arrivo delle novità per la pensione, quali sono gli incrementi e le trattenute di cui tener presente
Con il cedolino della pensione si possono conoscere tutta una serie di informazioni relative alla composizione e alla formazione della cifra spettante che viene versata dall’Inps. Infatti in questo mese sono presenti delle novità in termini ditrattenute ma soprattutto per quanto rigurda rivalutazioni e quindi incrementi dell’importo.
I pagamenti delle pensioni sono già iniziati da pochi giorni e dunque possibile accedere attraverso credenziali Spid, Cie e Cns al proprio fascicolo personale sul sito istituzionale dell’Inps nel servizio dedicato per verificare con attenzione la composizione del proprio assegno mensile. Ecco qualche informazione per fare il punto della situazioneper questo mese.
Con la pensione di gennaio in arrivo alcune novità
Con la comunicazione del 27 dicembre 2022, l’Inps ha dato un quadro dettagliato della situazione relativa ai cedolini del mese di gennaio e successivi a partire dall’indice di rivalutazione definitivo per l’anno 2022 pari al 1,9% attribuito in via provvisoria già all’1,7% e successivamente con il saldo delllo 0,2%, tra ottobre e dicembre.
Per quanto riguarda le pensioni del nuovo anno 2023 è stato calcolato l’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni pari al 7,3%. La rivalutazione versata a gennaio è stata attribuita a tutti i beneficiari di trattamenti con importo non oltre le 4 volte il trattamento minimo (pari a 2.101,52 euro). Per i pensionati la cui prestazione pensionistico è superiore a questa soglia, la rivalutazione sarà pagata sulla prima rata utile al momento di approvazione della norma.
Leggi anche: Pensioni, l’assurda differenza uomini e donne | Cosa emerge
A gennaio si valutano anche le trattenute regionali e comunali, oltre all’Irpef mensile. Queste trattenute sono calcolate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono. L’invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali ed altre prestazioni non sono assoggettate alle trattenute fiscali. A gennaio con la prima rata dell’anno si calcolano le somme dovute (relative al 2022) per Irpef e addizionali locali.
Leggi anche: Pensioni anticipata di 6 anni | Chi può averla nel 2023
In caso di debito il restante viene recuperato con le rate dei mesi di gennaio e febbraio. Se l’importo da versare è superiore ai 100 euro e la somma complessiva della pensione non supera i 18mila euro all’anno, le quota da versare viene estesa e rateizzata fino al mese di novembre.