Il reddito di cittadinanza sta subendo numerose modifica e va verso la cancellazione. E per quanto riguarda la pensione di cittadinanza?
Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza sono stati due strumenti di sostegno alla popolazione in stato di difficoltà economica e povertà molto utili, introdotti nel 2018. in questo 2023 si cambierà registro. La Legge Bilancio ha introdotto serie modifiche al reddito di cittadinanza. Verrà ridotto nel 2023 a 7 mesi, con obbligo di formazione scolastica per chi è sprovvisto dei requisiti minimi di legge.
Inoltre si rivererà una revoca al primo rifiuto di un’offerta di lavoro, anche se non congrua al proprio profilo professionale. Ad eccezione delle offerte di lavoro che sono oltre gli 80 Km dal proprio domicilio ed oltre 100 minuti di mezzi pubblici.
A subire queste strette sono i cittadini dai 18 ai 59 anni, in età e condizioni fisiche per lavorare. Le famiglie con figli minori o a carico sono esenti dalle limitazioni per il reddito di cittadinanza. Così come gli anziani e gli inabili al lavoro.
Pensione di cittadinanza, cosa succederà nel 2023
A quanto sostiene il nuovo Governo, il denaro recuperato dalla riduzione drastica del reddito di cittadinanza servirà in buona parte ad aumentare le pensioni minime, che per gli over 75, nel solo 2023, passeranno a 600 euro per tredici mensilità. L’idea, già promessa in campagna elettorale, è di eliminare completamente il reddito di cittadinanza nel 2024, solo per le persone in grado, o reputate tali, di trovare un’occupazione. Rimangono duenque fuori dalle restrizioni i disabili, gli inabili al lavoro e le persone anziane.
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Da ciò ne consegue naturalmente che la pensione di cittadinanza non verrà toccata, almeno per il momento. Non rientra nelle restrizioni imposte dalla Legge Bilancio. Tuttavia nulla e nessuno ne può assicurare la prestazione perenne. In futuro potrebbe anche essa stessa subire dei cambiamenti.
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Dalle statistiche recenti, è emerso che nel mese di dicembre 122mila nuclei familiari hanno usufruito della pensione di cittadinanza. Cifra esigua rispetto all’1,03 milioni per il reddito di cittadinanza. Dunque per ora la misura è salva, tuttavia in un periodo storico di così grandi cambiamenti non si può escludere alcuna ipotesi a priori.