Nonostante l’assegno unico anche per il 2023 è stato riconfermato il bonus asilo nido. L’INPS chiarisce i tetti ISEE
Le famiglie italiane hanno diritto a numerose agevolazioni. In parte per sostenere l’istituzione che da sempre, al livello di valori, è al centro della società italiana: la famiglia. Ed in parte anche per incentivare la natalità, il cui calo è evidente ormai da decenni. La conseguenza diretta è che si avrà una società sempre più anziana. Il calo della natalità è attribuibile ad un cambio di valori ma anche a reali e concrete difficoltà che le famiglie devono sostenere. Per affrontarle, sono stati disposti numerosi bonus pubblici, tra cui il bonus nido e l’assegno unico ed universale.
L’assegno unico può essere richiesto da tutte le famiglie con figli a carico entro i 21 anni di età. E per questo è universale. È anche unico perché ha unificato ed inglobato tutti gli altri obnus dedicati alle famiglie. Ad eccezione del bonus nido, che rimane separato e può continuare ad essere richiesto.
Bonus nido, i tetti ISEE per il 2023
È stato riconfermato anche per il 2023 il bonus nido, la misura di sostegno per le famiglie che lavorano e lasciano i figli piccoli all’asilo nido. Purtroppo le strutture pubbliche sono poche, e l’accettazione dei bambini è vincolata ad una graduatoria. Se non si riesce ad entrare, l’alternativa rimane l’asilo nido privato, con alti costi da sostenere. Le cifre che vengono erogate dall’INPS non possono superare le spese della retta già pagata. Per richiedere il bonus nido si deve entrare nel portale INPS con una delle chiavi digitali Spid, CIE o CNS, ed attivare la procedura guidata per richiedere il bonus nido. Nellla pagina personale dovranno essere inseriti i documenti richiesti, quali l’ISEE e la ricevuta di pagamento della retta per il nido o la domanda per inserire il figlio in graduatoria.
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Gli importi variano a seconda dell’ISEE, con uno schema così strutturato:
- con ISEE fino a 25 mila euro, l’Inps corrisponde alla famiglia il massimo possibile, vale a dire 3mila euro;
- con ISEE da 25.001 euro a 40 mila euro, le famiglie possono ricevere 2.500 euro;
- con ISEE superiore a 40 mila euro, l’Inps può erogare un massimo di 1.500 euro.