Una lettura attenta sulle voci giuste permette di prevenire un eccesso nei consumi e ed evitare inutili spese. Come fare
Varcato il nuovo anno, sono stati lasciati alle spalle dieci mesi che hanno drammaticamente caratterizzato il 2022. Con lo scoppio del conflitto russo-ucraino di fine febbraio ha preso avvio una crisi umanitaria, energetica ed economica senza precedenti nel contesto europeo in tempi di pace. Ed oggi la dipendenza energetica dell’Europa, tenuta in vita a caro prezzo, viene scaricata sulle famiglie dei cittadini economicamente più deboli.
Sta attualmente sopravvevendo una stasi sul rincaro dei costi relativi ai consumi delle utenze domestiche ma questo non sta fermando la galoppante corsa dell’inflazione che si appresta sempre più a raggiungere, entro il primo trimestre 2023, le due cifre percentuali. Tale fattore ha prodotto il generalizzato aumento dei prezzi sui beni di consumo e dunque nei contesti familiari si fa gradualmente più fatica a quadrare i bilanci di casa.
Le predette istanze sono state colte dalla iniziativa di governo attraverso la manovra di bilancio convertitasi da poco in legge. Ben due terzi dei provvedimenti e delle risorse messe in campo sono dedicate a contrastare l’impoverimento delle famiglie a carico dei lavoratori e dei pensionati dovuto all’innalzamento delle spese tra le voci delle bollette. In merito, sono stati individuati due filoni di intervento.
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Da un lato, si è deciso di finanziare la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze nei confronti degli inadempienti in maniera di superare la stagione invernale; dall’altro, si è proceduto alla crescita della soglia reddituale ISEE per consentire l’accesso ai cosiddetti “bonus bollette”, in particolare verso le famiglie numerose. Se nei precedenti mesi, i cittadini sono stati sollecitati a mantenere comportamenti virtuosi nell’utilizzo casalingo degli elettrodomestici nell’ottica del risparmio energetico, è anche vero che occorre leggere attentamente le voci in bolletta per capire dove gli importi stanno davvero lievitando.
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I consumi riportati sono quelli prodotti per fascia oraria. Le voci più importanti sono quelli stabiliti nel contratto: mercato; residenti; potenza; codici; importo. I costi fissi, cui sono compresi i costi effettivi che determinano le spese sull’energia, sono quelli definiti “quota fissa” o “commercializzazione e vendita”; tra questi ultimi, si trovano costi fissi mensili che il gestore stesso può aumentare. Infine, vi sono gli oneri, uguali per qualsiasi gestore poiché stabiliti dall’Autorità per l’energia: oneri di sistema; spese per il trasporto dell’energia; spese per la gestione del contatore; imposte; iva.