Sono tante le cartelle esattoriali che saranno cancellate per merito della nuova Legge di Bilancio: tutti i dettagli
La nuova Legge di Bilancio messa a punto dal governo Meloni e in vigore dallo scorso 1° gennaio ha introdotto tante novità che riguardano le pensioni, i bonus, il Reddito di Cittadinanza e anche il panorama fiscale italiano. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il governo ha deciso per una nuova pace fiscale.
Il nuovo dossier di sanatoria contiene due aree distinte di intervento. Innanzitutto a partire dal 30 marzo molte cartelle esattoriali saranno cancellate in automatico senza nemmeno dover presentare apposita domanda. Ad essere cancellate saranno tutte quelle cartelle esattoriali dal 2015 in poi con una somma ben precisa.
Cartelle esattoriali, ecco quali saranno cancellate in automatico
Il governo Meloni ha deciso per una tregua fiscale che riguarda tutte le cartelle esattoriali con cifra fino a mille euro. Nella tregua fiscale ci sono due distinti provvedimenti, entrambi senza domanda da parte degli interessati ed entrambi che prevedono una cancellazione automatica delle pendenze. Uno di questi due provvedimenti è totale dal momento che prevede l’azzeramento intero della cartella, l’altro invece è parziale.
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La cifra dei mille euro da non superare include, oltra alla voce capitale, ovvero il tributo evaso, anche le sanzioni e gli interessi. Questo vuol dire che rientrano in questa misura anche i debiti più consistenti per il quale sono state pagate le rate di precedenti piani differiti o vecchi condoni, sempre se le cartelle sono inferiori a mille euro e se sono passati all’affidamento all’agente della riscossione entro il 2015.
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Se da una parte questo tipo di cartelle esattoriali sarà cancellato automaticamente, dall’altro lato c’è un altro principio di cancellazione per quanto riguarda invece i debiti di enti quali amministrazioni statali, fisco ed enti previdenziali pubblici, rispetto ai debiti verso enti previdenziali locali, comunali, regionali e privati.
In questo caso saranno annullati solo i ritardi di pagamento, le penali e gli interessi di mora mentre gli importi di imposta o di evasione, così come di costi di esecuzione e di notifica dovranno essere pagati. Questa norma, però, non è detto che venga applicata a tutti i contribuenti dal momento che la norma vuole che sia l’Ente a cui i soldi dovrebbero finire e che sono stati vittima del danno da evasione a dover scegliere se agevolare i loro concittadini o contribuenti.