I beneficiari dei vari bonus in Italia, come l’assegno unico vogliono sapere quando saranno erogati i sussidi per il mese di gennaio.
Tra poco termina il 2022, forse uno degli anni più difficili dal punto di vista economico dal punto di vista internazionale. Con la guerra tra Russia ed Ucraina, che non vede alcuno stop all’orizzonte ed i prezzi delle materie energetiche e delle fatture che continuano ad aumentare.
Di questo passo, i nuclei familiari con redditi medio-bassi, ce la faranno ad andare avanti? Come si sa il lavoro non basta, e sono tanti i disoccupati che dal 2023, vedranno anche perdere il versamento del reddito di cittadinanza, dopo la riforma da parte del Governo.
Con l’approvazione della nuova legge di Bilancio, che vede la grande riforma verso il RdC, quasi dimezzato nel versamento di denaro, per quanto riguarda l’assegno unico, sembra che non ci siano grandi cambiamenti, anzi è prevista qualche novità positiva.
LEGGI ANCHE: Assegno unico 2023 | Chi troverà 150€ in più al mese
L’assegno unico universale di gennaio 2023 dovrebbe arrivare a partire dalla seconda metà del mese (dopo il 15 gennaio) come è solito ormai dal mese di marzo 2022, è entrato in vigore l’assegno unico universale che ha sostituito le altre forme di integrazione del reddito spettanti alle famiglie con figli a carico.
LEGGI ANCHE: Assegno unico, col premio si superano i 600€ | Chi può averlo
Non dovrebbero esserci quindi preoccupazioni per i nuclei familiari che hanno ottenuto questo sussidio. Secondo lo schema della Legge di Bilancio, infatti, l’assegno unico nel 2023 verrà aumentato: del 50% per il primo anno di vita del bambino, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli, fino ai tre anni di vita del bambino.
Sono previsti anche ulteriori investimenti per le famiglie, con figli disabili maggiorenni fino a 21 anni, introdotta recentemente solo per il 2022. Si prevedono quindi maggiori coperture finanziarie che passano da 345,2 milioni a 409,2 mln di euro per il 2023,da 457,9 milioni a 525,7 mln di euro per il 2024, da 473 milioni a 542,5 per il 2025.
L’assegno unico, ricordiamo è diretto ai lavoratori autonomi, coltivatori diretti, titolari di pensione di lavoro autonomo, ai disoccupati privi di sostegno al reddito. Viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti, alle famiglie con figli disabili, alle mamme dal settimo mese di gravidanza.
Ed è versato a coloro che presentano conto corrente, nel momento in cui effettuano la richiesta sul sito ufficiale dell’INPS.