RdC 2023, corsi formazione obbligatori | Ecco per chi

Il 2023, vedrà, nuove ed importanti riforme. Come i corsi di formazione per i percettori del RdC, della durata di 6 mesi

Corsi di formazione
RdC-Corsi di Formazione-(Foto Adobe-pensioniora.it)

Per circa 4 anni, il reddito di cittadinanza, ha sistemato la situazione economica di tanti individui e di parecchi nuclei familiari in palese difficoltà. Per 18 mesi, con mensilità che venivano versate si potevano pagare tasse, bollette e poter acquistare alimenti per una vita dignitosa.

Ma con l’arrivo del 2023, tutto cambia. I cittadini italiani, con maggiori difficoltà, non dovranno più aspettare il bonus economico emesso dal Partito 5 Stelle. Avranno il dovere di sistemare il proprio reddito, trovando un lavoro autonomamente. Ma in Italia, è così facile?

I corsi di formazione del RdC

Corsi di formazione
Reddito di Cittadinanza-(Foto Adobe-pensioniora.it)

L’approvazione della Legge di Bilancio stabilisce che dal dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, la misura del reddito di cittadinanza è riconosciuta nel limite massimo di 7 mensilità. Ciò ad eccezione dei nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.

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Il reddito di cittadinanza, quindi, non durerà più per 18 mesi, ma solo per 8, con l’obbligo di adempiere alla mancanza di un impiego. Decisione dura quella presa dal nuovo Governo, per stimolare i cittadini italiani e combattere anche la trovata solita dei “furbetti” che se ne approfittano.

Ecco quindi, un’ulteriore novità, beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno confrontarsi, nel 2023, con una novità di non poco conto: l’obbligo di seguire un corso di formazione della durata di sei mesi. Questi obblighi di formazione sono inseriti nei punti della nuova Legge di Bilancio.

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Gli individui che dovranno fare questi corsi di formazione per ottenere un lavoro saranno coloro che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, e siano occupabili, quindi in grado di lavorare. Sono esclusi i nuclei familiari con persone disabili, minori o anziani con almeno 60 anni.

Questi corsi, serviranno, inoltre anche per una questione di riqualificazione sociale. Ossia, il cosiddetto Patto per l’Inclusione Sociale.

Nel caso, i percettori del reddito di cittadinanza, con l’obbligo dei corsi di formazione, cominciassero ad assentarsi, perderanno il diritto alla prestazione. Saranno le Regioni a trasmettere all’ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, gli elenchi dei soggetti che non rispettano tale obbligo.

Quindi, è consigliabile, per gli individui che potranno ancora ottenere il bonus economico, frequentare questi corsi, imparare un nuovo impiego ed essere introdotti nel mondo del lavoro.

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