Tra le tante novità e i cambiamenti del nuovo anno, c’è purtroppo anche qualche brutta notizia: chi non potrà richiedere pensione anticipata
Quella di cui vogliamo parlarvi oggi è una manovra specifica approvata nel corso delle ultime settimane e che entra in vigore proprio a partire da queste ultime ore: ovvero dal primo gennaio del nuovo anno, il 2023. Si tratta di tutta una serie di misure che sono state molto discusse nel corso degli ultimi mesi e che sono ruotate intorno a una tematica da sempre molto discussa nel nostro Paese: ovvero quella della pensione e dunque dell’uscita dal mondo del lavoro.
In particolare, oggi abbiamo deciso di soffermarci su una tematica molto specifica: ovvero quella della Quota 103, che potrebbe dare ad alcuni lavoratori la possibilità (senz’altro imperdibile) di fare domanda e anche di ottenere una pensione anticipata. Non tutti, però, avranno questa occasione e proprio per questo noi di PensioniOra abbiamo deciso di scoprire insieme a voi chi è che si troverà escluso da questa condizione.
Non c’è dubbio che, tra le tante novità previste dall’inizio del nuovo anno, ci sia la Quota 103. Vale a dire, in poche parole, una nuova misura che entra in vigore proprio a partire dal primo gennaio del nuovo anno, il 2023, e che permetterà ad alcuni lavoratori di fare domanda per una pensione anticipata. Fino al 2022, infatti, tutti coloro che avevano sessantaquattro anni e ben trent’otto di contributi alle spalle, avevano la possibilità di andare tranquillamente in pensione.
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Con l’inizio del 2023 però le cose cambieranno, e gli anni di contributi richiesti diventeranno adesso ben quaranta e non più trent’otto. Insomma, per andare in pensione ci sarà bisogno di lavorare molti anni. Una manovra, questa, che senz’altro taglia le gambe a moltissimi lavoratori: a poter auspicare a una pensione anticipata, infatti, saranno unicamente coloro che sono soggetti a lavori usuranti notturni.
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A questi, inoltre, si aggiungono i cosiddetti previdenti: ovvero coloro che si sono mossi d’anticipo e hanno pianificato, cominciando dunque a crearsi un fondo integrativo. Tutti gli altri, invece, si vedranno automaticamente esclusi dalla possibilità di richiedere un’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Insomma, per loro, non c’è nessuna pensione anticipata a cui poter aspirare.