Per il nuovo anno l’assegno unico è stato riconfermato. Si deve inoltrare nuovamente la domanda ed inviare l’ISEE?
Sta per chiudersi un anno. E come ogni volta, la maggior parte delle persone si augura che quello a venire sia migliore del precedente. Anche perché il 2022 non è stato esattamente pregno di soddisfazioni. Basterebbe già la guerra e la crisi economica per definirlo. Il tasso d’inflazione in Italia è arrivato alle stelle, e molte famiglie stentano a pagare le bollette. I sostegni pubblici ormai sono sono più degli aiuti, ma dei benefit necessari per sopravvivere. Tra cui l’assegno unico per i figli. Introdotto quasi un anno fa, copre una platea quasi totale delle famiglie italiane.
È destinato su carta a tutte le famiglie italiane con figli a carico che ne facciano esplicita richiesta. Ciò che discrimina è l’importo, determinato da un calcolo congiunto tra reddito del nucleo familiare e composizione della famiglia. Tuttavia anche chi non presenta l’ISEE, o chi ha un ISEE molto alto, può accedere all’assegno unico per i figli. L’importo minimo corrisponde a 50 euro a figlio ogni mese.
Assegno unico, cosa si deve fare nel nuovo anno per riceverlo
Per ricevere l’assegno unico ogni mese si deve fare esplicita richiesta. La possibilità di inoltrare la domanda è stata avviata a gennaio 2022, e la prima erogazione dell’assegno unico è stata fatta nel mese di marzo 2022. Chi non ha ancora richiesto l’assegno può farlo in qualunque momento. Per ottenere un importo pari alla propria condizione familiare deve compilare e presentare l’ISEE in corso di validità. In caso contrario l’assegno corrisponderà al minimo.
Leggi anche: E’ obbligatorio: devi fare questo se percepisci l’assegno unico
Nel caso in cui durante l’anno in corso dovesse mutare sensibilmente il reddito o la composizione del nucleo familiare, il richiedente è tenuto ad avvertire l’INPS delle modifiche. Con il nuovo anno l’assegno unico è stato riconfermato. Tuttavia a differenza di ciò che si pensava inizialmente non ci sarà bisogno di inoltrare nuova domanda per coloro che già lo percepiscono.
Leggi anche: ISEE e casa di proprietà | Ecco quanto incide davvero
Allo scadere dell’anno, i beneficiari dovranno aggiornare l’ISEE, caricandolo sul portale INPS per consentire all’ente di formulare il ricalcolo. Tuttavia non si parla di gennaio. L’erogazione dell’assegno unico è iniziata a marzo, dunque c’è tempo fino al 28 febbraio per produrre il documento valido per il 2023.