Vediamo come l’Antitrust, conferma la propria decisione riguardo i bancomat e le commissioni da pagare per il 2023
Secondo l’Antitrust, questo nuovo modello di remunerazione previsto per il 2023, non sarebbe conforme all’esigenza dei consumatori. Infatti, è una restrizione, che danneggia un po’ tutti. Ma al momento il Governo sembra però orientato ad emettere forme di ristoro agli esercenti per compensare il costo delle commissioni.
Dai dati acquisiti dall’antitrust, non vi è alcuna relazione diretta tra l’attuale modello di remunerazione e la diminuzione degli Atm (-13,9% tra 2015 e 2021), legata invece alla riduzione del numero di sportelli (-28,4% tra 2015 e 2021).
Prelievi bancomat 2023: la decisione
Come sappiamo, gli sportelli Bancomat, sono strumenti, adibiti, per tante operazioni. Tra le quali, quelle del saldo, oppure quelle dell’estratto conto. Senza dimenticare l’invio di assegni, bonifici e l’utilizzo dei prelievi e del contante. Ma cosa accadrà nel prossimo 2023 che si avvicina?
LEGGI ANCHE: La Banca italiana è finita nel mirino dell’Antitrust per colpa dei mutui
Sta nascendo, un problema, ossia, quello dell’aumento del prezzo delle commissioni degli sportelli bancomat. Perché grazie, all’uso più frequente degli smartphone, cala sempre di più l’esigenza di recarsi presso uno sportello. Quindi, di fronte ad una domanda minore di sportelli, aumentano i prezzi delle commissioni per chi si reca a prelevare denaro.
LEGGI ANCHE: Novità Postamat 2023 | Cosa faranno i nuovi sportelli
Ecco quindi, che sia in Europa, che in Italia, molti istituti bancari, stanno decidendo di ridurne la presenza. Questo è ciò che ha evidenziato l’Antitrust: “la razionalizzazione della rete a seguito di concentrazioni bancarie, di scelte societarie degli istituti di credito e anche di logiche di ottimizzazione, possono non dipendere dal mero prelievo in circolarità”.
Ad esempio in zone, ad alto tasso di presenza turistica, in piccoli borghi d’arte oppure in grandi località balneari, c’è il rischio della diminuzione degli sportelli bancari. E quei pochi che resteranno, prenderanno una bella cifra sulla commissione da versare. Si potrebbe passare ad esempio, con una tariffa da 49 centesimi, fino a 2-4€.
Stiamo parlando di una circostanza che trova riscontro nei dati acquisiti nel corso dell’istruttoria secondo cui – a fronte di una contrazione della rete (tra il 2015 e il 2021 il numero degli sportelli è sceso del 28,4% e quello degli Atm del 13,9%) – si è registrata una crescita degli Atm per ciascuno sportello, che comporta un aumento di Atm per filiale: nel periodo 2015-2021 il numero medio di Atm per sportello è salito da 1,44 a 1,73 con un incremento di oltre il 20% , secondo i dati emersi dalla Banca d’Italia.