Verificare le proprie bollette di energia elettrica e gas per controllare che non vi siano state modifiche unilaterali dl contratto
In questi giorni è apparsa la notizia delle modifiche apportate ai contratti di luce e gas da parte di alcune compagnie fornitrici, applicando tariffe più alte ai propri clienti. Questa pratica ha dei limiti come indica il decreto aiuti bis (115/2022) del precedente governo.
Le compagnie in questione hanno in pratica aumentato i prezzi delle loro forniture e in alcuni casi hanno addirittura rescisso i contratti perché non più vantaggiosi per i loro profitti. Questa condizione ha portato a un intervento dell’Antitrust e la situazione è tuttora in divenire. Si ricorda che in base al decreto citato sopra le aziende non possono operare modifiche alle clausole dei contratti di fornitura, se le modifiche sono previste dopo il 10 agosto 2022.
Controllare le bollette per evitare aumenti non consentiti
Quindi gli operatori di energia elettrica e gas non possono prevedere nei contratti condizioni peggiorative dei prezzi per gli utenti se le clausole entrano in vigore dopo il 10 agosto 2022. Nel caso le condizioni siano in vigore prima di questa data, i clienti hanno il diritto di recesso dal contratto e di scelta di un operatore più econoico sul mercato.
Le rimodulazioni dei contratti di solito sono legali, il fornitore invia al proprio cliente una comunicazione a tal proposito e il consumatore può decidere se accettare o meno. Con l’intervento dell’Antitrust le aziende fornitrici che hanno aumentato i prezzi nel modo descritto dovranno tornare alle precedenti tariffe automaticamente.
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Nel caso contrario i clienti dovranno inviare loro dei solleciti mediante raccomandata. Per controllare la regolarità di eventuali incrementi delle tariffe, bisogna quindi verificare il proprio contratto di fornitura e controllare se le previsioni di aumento sono presenti dopo la data del 10 agosto 2022, in tale eventualità si può inviare reclamo all’azienda.
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Gli aumenti non regolari di tarriffe di luce e gas coinvolgono numerosi consumatori tra singoli clienti, condomini e piccole imprese per un totale di oltre 7 milioni di casi, una cifra veramente notevole che indica la vastità e la gravità del fenomeno. Per finire si ricorda che nel mercato tutelato le tariffe sono decise da Arera e quindi eventuali modifiche unilaterali non sono da considerare legittime.