Ecco quali soggetti non pagheranno il ticket sanitario sulle prestazioni a partire dal 1° gennaio 2023. I dettagli
Mentre il drammatico anno 2022 sta per concludersi, l’attività di governo si è intensificata per portare a compimento l’approvazione della legge di bilancio. Dopo le discussioni di questi giorni presso le commissioni Bilancio della Camera, il dibattito si sposta direttamente al Parlamento, sottoponendo le prime norme al voto di fiducia. Come è noto, ben due terzi dei provvedimenti previsti nella legge di bilancio riguardano il tema della crisi energetica e l’impatto sulle fasce meno abbienti.
Sin dalla manovra di bilancio, infatti, le misure a sostegno delle famiglie e dei pensionati meno abbienti, colpiti dall’aumento insostenibile dei costi energetici, hanno riguardato due filoni di iniziative: la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze, salvaguardando i riscaldamenti invernali; l’innalzamento del tetto reddituale ISEE per ampliare l’accesso ai cosiddetti “bonus bollette”, con particolari vantaggi per le famiglie numerose.
Esenzione ticket 2023, chi può richiederla
Al 31 dicembre 2022 si esauriranno altresì le misure di sostegno economico previste per quest’anno, ma al contempo i principali supporti andranno verso il rinnovo. Ad esempio, a partire dal prossimo marzo, esordirà la seconda annualità dell’Assegno Unico e universale per le famiglie, pertanto da gennaio i beneficiari dovranno presentare la domanda di rinnovo ed eventualmente un nuovo ISEE (se durante il 2022, la variazione di reddito ha comportato lo spostamento di scaglione).
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Tale misura, inoltre, è cumulabile con l’essenziale Reddito di Cittadinanza, in una nuova veste dal 2023: i diversi criteri di accesso e di durata comportano ora soltanto sette mesi di erogazione, con possibile stop anticipato in caso di rifiuto del lavoratore all’unica proposta professionale del Centro per l’Impiego. Così come si presenta oggi la legge di bilancio, non vi sono variazioni alla Pensione di Cittadinanza, che continuerà ad avere pagamenti continuativi.
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Proprio i pensionati hanno ricevuto negli ultimi mesi vari aiuti economici, a partire dai bonus emergenziali. Sono stati inoltre i primi soggetti a godere dell’adeguamento ISTAT anticipato che ha rivalutato del 2 per cento (a settembre) gli importi pensionistici (secondo la variabilità delle aliquote reddituali); da gennaio, una nuova rivalutazione ISTAT incrementerà con le medesime modalità le pensioni all’8 per cento. Di fatto, i pensionati dai bassi redditi, fino a 36.151,98 euro lordi annui (riferiti all’ultima dichiarazione dei redditi), con un’età dai 65 anni in su possono beneficiare della consueta esenzione dal ticket sanitario.