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Bancomat e conto corrente

Se hai questa cifra sul conto troverai un prelievo a gennaio

Da gennaio appariranno sugli estratti conto addebiti legati alla giacenza depositata mediamente nel corso dell’anno passato. Di cosa si tratta

Sportello ATM (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’anno 2022 volge rapidamente al termine ed in effetti anche gli algoritmi che gestiscono direttamente o indirettamente le finanze dei cittadini iniziano ad essere in fibrillazione. Di certo non è stato un anno facile, anzi a dir poco è stato impegnativo: sono stati attraversati dieci mesi su dodici sotto la scure della crisi internazionale legata all’energia e alla guerra in Ucraina.

Gli eventi che sono sfociati nella ennesima crisi economica, fagocitati dalla galoppante corsa dell’inflazione – che proseguirà anche nel 2023 – hanno prodotto una diffusa riduzione della capacità di risparmio, specialmente per le fasce medio-basse della popolazione. Di fatto, molti conti correnti si sono trasformati nella piazza dove sono approdati diversi bonus e incentivi per contrastare il caro bollette.

Se hai questa cifra sul conto, vuol dire che la giacenza ha superato questa soglia

Sportello ATM (Foto Adobe – pensioniora.it)

Prima di chiudere questa annualità, i conti correnti sono stati i protagonisti della corsa ai regali di Natale. Accompagnano oramai in prima persona gli acquisti fino alla loro completa finalizzazione. In altre parole, sempre di meno il conto rappresenta un appoggio per del denaro che verrà prima o poi prelevato per compere di vario genere. Anzi, è attraverso le corredate carte magnetiche che concorrono agli onnipresenti pagamenti elettronici.

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Con il passare del tempo, l’aumentato coinvolgimento della giacenza direttamente sugli acquisti ha comportato una rimodulazione dei costi di gestione: d’altronde, tramite la carta bancomat si concludono le transazioni on line nelle piattaforme telematiche di e-commerce, ed è noto quanto esse siano in inarrestabile ascesa grazie anche alla fiducia conquistata dalla garanzie di sicurezza offerte dalla tecnologia.

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Sebbene qualche utente abbia spostato il raggio degli acquisti affidandosi a strumenti quali le carte prepagate ricaricabili, di fatto i conti correnti costituiscono un punto di riferimento imprescindibile, specialmente se condiviso all’interno di un contesto familiare. Dagli stipendi agli addebiti delle utenze domestiche, versamenti e periodici prelievi; tutto concorre al saldo di fine anno, all’estratto conto al 31 dicembre. Dopodiché gli istituti bancari procedono al calcolo della giacenza media annua nei dodici mesi appena trascorsi. L’importo che si produrrà – intorno al giorno 2-3 del primo mese dell’anno successivo – costituirà la base sulla quale lo Stato applicherà o meno all’intestatario l’addebito dell’imposta di bollo. Se la giacenza media supera 5mila euro, all’intestatario del conto verrà prelevato l’importo di 34,20 euro; è di 100 euro la somma addebitata nel caso il conto sia intestato a persone giuridiche.

 

Pubblicato da
Roberto Alciati