Le truffe via WhatsApp proliferano sul web. Ed a farne le spese sono gli incauti utenti che rispondono senza pensare alle conseguenze
Whatsapp è diventata una piattaforma molto appetibile per le truffe. Difatti le decine di milioni di utenti in tutto il mondo rende il sistema di phishing, la pesca sui grandi numeri, molto più semplice. Lanciando nel mucchio una truffa quancuno ci cadrà senza dubbio. Ed a costo zero. Come si sa, inviare un messaggio o inviarne 100 ha lo stesso costo, se non in termini di dati utilizzati. Dunque gli utenti, attirati da un messaggio particolare, o magari dalla possibilità di ottenere qualcosa, come denaro o nuove amicizie, cadono nella rete dei malfattori ed espondono il proprio smartphone, ormai custodia di tutta la vita personale, professionale e finanziaria, a maggior vulnerabilità.
Lo scopo ultimo di questi truffatori è far accedere l’utente a dei link in modo tale da ‘bucare’ i sistemi di sicurezza e recuperare i dati personali e bancari, merce molto preziosa sul mercato nero.
È accaduto durante tutto l’anno in corso. Un messaggio via Whatsapp è iniziato a diffondersi per tutta la Penisola, iniziando dal Nord per arrivare al Sud. Sostanzialmente numerosi utenti si sono visti recapitare via Whatsapp il seguente messaggio: “Ciao, non ci sentiamo da molto tempo, non so se riesci ancora a ricordarti di me, quindi ti ho inviato una mia foto ora, mi manchi molto. Come stai recentemente? Sono passato a un nuovo account WhatsApp, spero che tu possa aggiungere il mio nuovo account WhatsApp wa.me/+6011***** Possiamo rimanere meglio in contatto qui”.
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Ed inviando una foto. Se si clicca sul link segnalato o sulla foto, il gioco è fatto, un malware entrerà nello smartphone e sarà in grado di intercettare e trasmettere ai truffatori dati personali, compresi quelli bancari. Già il numero di telefono, che si riferisce ad un prefisso asiatico, dovrebbe destare sospetto. Tuttavia molti utenti hanno agito con leggerezza, probabilmente spinti dalla curiosità, e sono caduti nella rete.
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Il consiglio più efficace se si ricevono messaggi di questo tipo è di rivolgersi alla Polizia postale, che è solitamente aggiornata sulle truffe a largo raggio che girano sul web e sullo smartphone.