Non sottovalutare la possibilità di un controllo dell’Agenzia delle Entrate in caso di mutuo, in quale occasione
L’acquisto e la vendita di un bene immobile, di un casa per esempio, hanno regole precise ddal punto fiscale quento da quello procedurale. Gli atti vanno registrati e commettere errori può costare addirittura l’annullamento del contratto di compravendita. Non bisogna affatto sottovalutare queste regole, né tantomeno pensare di farla facilmente ranza.
Infatti i controlli dell’Agenzia delle Entrate sono ormai automatici in caso di anomalie nelle procedure di compravendita di un bene immobile e coinvolgono il venditore quanto l’acquirente. Ottenere un mutuo per una cifra diversa del valore dell’immobile inserito nel rogito non è una buona idea e i rischi con l’agenzia delle Entrate non sono trascurabili.
Quando scattano i controlli dell’Agenzia per un mutuo
Ottenere dalla banca una cifra più alta di quella del valore della casa comperata, non è una condizione fortunata. Dipende dai rapporti tra acquirente e venditore. Se il notaio inserisce una cifra più bassa di quella pretesa dal venditore, si delinea un illecito. Anzi una vera e propria evasione fiscale, in quanto il venditore potrebbe ottenere in questo modo delle cifre totalmente in nero.
Sa una condizione del genere non passa inosservata alle Agenzie dell Entrate, se la differenza tra muto acceso in banca e costo d’acquisto della casa è sproporzionata, gli accertamenti del Fisco sono sicuri. Si corre il pericolo concreto che tasse e interessi da versare siano richiesti tanto al venditore che all’acquirente. Inoltre questa circostanza ha anche altre conseguenze.
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Non si potrà scaricare completamente sul modello 730 gli interessi del mutuo, in quanto questi devono essere relazionati all’importo del valore del bene immobile acquistato. Gli interessi dovuti alla banca sono quelli relativi alla cifra ottenuto dall’istituto. Ma quelli che si possono scaricare dalle imposte da versare con il modello 730 sono gli interessi pagati sul valore dell’immobile come indicato nel contratto di rogito.
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In questo caso si rischiano sia i controlli e le eventuali sanzioni ammiistative da parte dell’Agenzia delle Entrate, che l’annullamento del prestito ottenuto dalla banca con la restituzione obbligatoria della cifra ottenuta. Quindi se la somma avuta per il mutuo è sproporzionata rispetto a quella indicata come valore dell’acquisto, il contratto di compravendita è annullabile e si rischiano sanzioni.