Ecco quale buono postale conviene sottoscrivere subito per il prossimo anno grazie alla sua rendita più alta. Di quale si tratta
Il 2022 sta volgendo finalmente al termine e non è certo stato un anno facile; dieci mesi su dodici sono apparsi sotto il cattivo segno della crisi internazionale dell’energia iniziata con la guerra in Ucraina. Il tutto è poi proseguito sotto le vesti della ennesima crisi economica rinfocolata dalla inarrestabile corsa dell’inflazione. Insomma, non è stato il migliore anno per poter seguire una straordinaria condotta di risparmio.
Come è noto, proprio l’inflazione ha foraggiato la riduzione della capacità di risparmio di buona parte della popolazione, accusando già il colpo dell’aumento generalizzato dei prezzi. Nonostante questo, il popolo italiano è notoriamente un popolo di risparmiatori degno delle prime posizioni nelle classifiche internazionali. Inoltre, la gestione dei piccoli e medi risparmi non è priva di strumenti, messi per lo più a disposizione da Poste Italiane.
Buoni Poste, questo il più ricco del 2023, ecco perché conviene
Poste Italiane, per quale la chiusura dell’anno cala il sipario sul centosessantesimo anno dalla fondazione, ha rappresentato sin dalle origini un punto di riferimento per la popolazione non soltanto da un punto di vista del mondo delle spedizioni dei pacchi o per i pagamenti dei bollettini delle utenze domestiche, anzi. Tale azienda ha messo a punto strumenti per il deposito dei risparmi di famiglia divenuti oramai storici, come il libretto di risparmio postale e i buoni fruttiferi.
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Garantiti dallo Stato, mediante Cassa Depositi e Prestiti, tali dispositivi non hanno conosciuto crisi di sottoscrizioni, rinnovati anzi anche nella fiducia dell’utenza grazie alle novità introdotte con la rivoluzione tecnologica. La gestione, oggi possibile comodamente da casa con un tablet o l’app ufficiale per smartphone, consente al titolare di spostare flessibilmente le iniziative di impegno per le molteplici opzioni offerte dalle Poste.
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Si è consolidata la moltitudine dei buoni fruttiferi, oggi variabili per il tempo in cui una data somma viene impegnata, oppure la percentuale di rendita raggiungibile alla scadenza del titolo e dunque alla definitiva liquidazione. Di base, per tutti i buoni, la tassazione è inoltre agevolata al 12,50 per cento. Non c’è dubbio che la punta di diamante è rappresentata dal buono dedicato ai minori: gli interessi maturano di pari passo con la crescita del giovane beneficiario, fino alla maggiore età. Il rendimento annuo lordo raggiunge il 4,50 per cento, la percentuale più alta tra i buoni fruttiferi. Tutti possono sottoscrivere questo buono per il nascituro: dal genitore, il nonno o chiunque voglia fare un regale per la maturità del futuro uomo o donna.