Il governo Meloni ha prorogato il Bonus Nido anche nel 2023 ma il pagamento si potrà avere con un determinato requisito
Entro il 31 dicembre Camera e Senato dovranno approvare la nuova Legge di Bilancio messa a punto dal governo Meloni. Dopo l’approvazione, la nuova Manovra sarà attiva sin da subito, ovvero dal 1° gennaio 2023. Sono tanti gli emendamenti messi a punto, oltre 600, che riguardano i più disparati temi come pensioni, misure assistenziali, bonus e incentivi etc.
Tra i vari bonus che sono stati confermati dalla Legge di Bilancio c’è il Bonus Nido 2023 che sarà quindi prorogato anche per il nuovo anno. Il governo Meloni ha infatti inserito il Bonus Nido tra le misure pensate per sostenere le famiglie contro il carovita, rinnovandolo quindi di un altro anno. Vediamo però cosa cambia, per questo bonus, per essere pagati nel 2023.
Bonus Nido 2023: senza un requisito non si potrà avere il pagamento
La proroga del Bonus Nido anche per il 2023 cammina di pari passo ad una importante novità: il governo ha deciso che il bonus non spetterà a chi non presenta all’INPS le ricevute di pagamento della retta scolastica. A rendere pubblica questa novità è il quotidiano La Stampa nell’edizione dello scorso 19 dicembre.
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Nelle pagine del quotidiano si legge infatti che agli aventi diritti al Bonus Nido, che copre solo parzialmente le spese per la scuola dell’infanzia fino ai tre anni, sta arrivando una comunicazione nella quale si ricordano i termini per presentare le fatture e dall’altro si invita chi avesse perso le ricevute a rinunciare all’assegno.
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«Ti ricordiamo – si legge nella comunicazione da parte dell’INPS– che il termine ultimo di allegazione delle ricevute di pagamento per il bonus asilo nido per l’anno 2022 è il 1° aprile 2023. Qualora invece non fossi in possesso delle ricevute di pagamento di qualche mensilità, ti chiediamo di rinunciare a tali mesi».
In poche parole coloro che hanno diritto potranno presentare la domanda per il Bonus Nido 2022 fino al 1° aprile 2023 ma solo a condizione di avere tutte le ricevute di pagamento delle rette scolastiche. Senza le apposite ricevute non si può sperare di avere accesso al Bonus. E’ l’INPS stesso ad informare che coloro che non sono in possesso delle ricevute non devono presentare la domanda per il bonus.
