Ancora novità sullo stralcio delle cartelle esattoriali. Lepromesse pre elettorali all’atto pratico sono piuttosto difficili da mettere in atto
Continuano le discussioni sulla Manovra della Legge Bilancio. Bruxelles si è mostrata molto preoccupata ed in disaccordo sulla decisione di porre un tetto minimo ad i pagamenti con il pos, mentre tutta l’Europa viaggia in direzione contraria, verso una sempre maggiore tracciabilità dei pagamenti ed una riduzione progressiva del contante. Questo potrebbe essere il maggio ostacolo al via libera della Manovra del Governo Meloni. Ma non solo. Anche il tema delle cartelle esattoriali, così come promesso in campagna elettorale, ha subito numerose modifiche.
Ed emendamenti. Nonostante i premi di maggioranza, perché il testo diventi effettivo si deve cercare un’intesa con le altre componenti istituzionali. La rottamazione delle cartelle esattoriali, così come era stata impostata in prima battuta, avrebbe incluso anche le sanzioni relative alle trasgressioni al Codice della Strada. Cosa che avrebbe ridotto non poco le casse comunali e regionali. Per cui al momento l’idea è un’altra, più moderata.
Cartelle esattoriali, che fine faranno nel 2023
In campagna elettorale Giorgia Meloni di è sbracciata nel promettere ai propri elettori una cancellazione delle cartelle esattoriali da 1.000 a 3.000/3.500 euro, per le quali i contribuenti coinvolti avrebbero dovuto versare solo una minima quota, pari ad un margine tra il 10 ed il 20 per cento. E già questa promessa si è modificata a suon di emendamenti. Le cartelle condonate dovrebbero essere solo quelle fino a mille euro, nel periodo fra il 2000 e il 2015. Quindi, la prima modifica.
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Inoltre la promessa della rottamazione delle multe e sanzioni stradali è stata ingentilita, a causa delle pressioni degli enti locali. La stessa Meloni ha dichiarato che ogni comune può decidere per sé, anche di non rispettare la norma, introducendo “una differente applicazione per i crediti affidati dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali”.
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Sostanzialmente la cancellazione delle cartelle esattoriali relative alle multe amministrative, comprese quelle della violazione del Codice della Strada, dovrebbe trasformarsi nella rottamazione esclusivamente degli interessi maturati nei ritardi sul pagamento delle cartelle esattoriali. Se alla manovra verrà dato il via libera.