In cosa consistono queste multe provenienti dall’INPS per una determinata fascia di professionisti? Cosa rischiano?
Non arriva una benna notizia per i professionisti da parte dell’INPS. Infatti, l’istituto di previdenza sociale, chiederà manderà sanzioni di circa il 30% per coloro che non hanno completato il quadro RR e per chi non ha saldato i contributi per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi del 2017.
Alquanto alta la percentuale delle multe previste per questa fascia di professionisti. Dai social si cominciano anche già a leggere proteste. L’INPS, intanto, ha ha spiegato di aver completato l’operazione e individuati i soggetti ai quali sarà inviata una comunicazione d’iscrizione alla Gestione Separata.
Cos’è l’Operazione Poseidone?
Attraverso il proprio comunicato ufficiale, l’INPS ha definito questo percorso di sanzioni “Operazione Poseidone”. Tutto ciò serve a verificare il versamento dei contributi di chi è iscritto alla Gestione Separata Inps. L’operazione va avanti da diversi anni e ha lo scopo di verificare, elaborare e inviare le comunicazioni di debito a chi non ha compilato il quadro RR.
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Questa Operazione Poseidone, nacque nel 2010, quindi è alquanto datata, ma fu introdotta, proprio per tenere in allerta coloro che ancora non avevano versato entro le date prescritte i contributi. Ed ora, se non pagano, rischiano pesanti sanzioni che potrebbero anche metterli in grave difficoltà dal punto di vista economico e finanziario.
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L’INPS chiede questi contributi, anche dopo i due anni della pandemia del covid che ha rallentato tutti i movimenti. I contributi, infatti subirono uno stop tra il 23 febbraio e il 30 giugno 2020 e, successivamente, la pausa fu decretata dal 31 dicembre 2020 fino a mese di giugno 2021. Ora, invece, l’INPS batte cassa.
Ma andiamo a vedere precisamente quali sono i lavoratori coinvolti nel rischio delle sanzioni dell’INPS che devono iscriversi alla Gestione Previdenziale Separata:
- liberi professionisti per cui non è prevista una specifica cassa previdenziale
- chi offre collaborazione coordinata e continuativa
- venditori a domicilio
- assegni di ricerca
- beneficiari di borse di studio (corsi di dottorato di ricerca)
- amministratori locali
- lavoratori autonomi occasionali
Diciamo la verità, non proprio un bel regalo di Natale da parte dell’INPS per questa fascia di professionisti che in un modo o nell’altro, dovranno cercare di sistemare la situazione, prima di incappare in dure sanzioni.