Ecco quali accrediti relativi ai sostegni previdenziali si potranno trovare sul conto prima delle festività. Le date
Per molti consumatori la corsa ai regali è finalmente alle battute finali; per altri invece è ansiosamente all’inizio. Di fatto la percezione che per quest’anno si prova per la maratona natalizia all’acquisto è certamente molto differente dalle precedenti degli anni scorsi. Si chiude la quasi totalità di dodici mesi difficili, investiti da quella che ancora oggi è la perdurante crisi energetica.
Gli ultimi governi hanno assorbito le dinamiche della crisi del gas approntando politiche volte ad affrontare le criticità sociali da essa sorte; con l’anno al tramonto, è indubbio che la crisi dell’energia si è trasformata in una vera e propria crisi economica che ha colpito i budget familiari e i cedolini dei pensionati meno abbienti. Ai bonus del governo Draghi, stanno per succede le iniziative dettate dall’ultima manovra di bilancio dell’esecutivo Meloni.
INPS, ultimi pagamenti prima di Natale, cosa arriverà alle famiglie?
Alla base degli strumenti previdenziali in erogazione da parte dell’INPS, vi sono gli indispensabili fattori del reddito familiare annuo secondo una soglia prestabilita e l’entità della condizione di lavoro. Molte famiglie sono oggi assistite dall’Assegno Unico e universale dedicato ai nuclei dei lavoratori dipendenti, con a carico figli minorenni fino al 21° anno di età o figli disabili (senza limiti anagrafici).
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Dal 1° marzo 2023, si inaugura la seconda annualità dell’AUU; pertanto le famiglie che già lo ricevono debbono provvedere alla presentazione della domanda di rinnovo, inclusa di un nuovo modello DSU se il reddito ISEE annuo è variato nel corso del 2022 in una misura tale da variare lo scaglione che produce la cifra del sussidio mensile. Ancora per la mensilità di dicembre, sono in corso i pagamenti dei nuovi percettori (iniziati il 16 dicembre); soltanto poco dopo Natale, dal 27 dicembre verranno pagati i vecchi richiedenti più coloro che cumulano l’AUU con il Reddito di Cittadinanza.
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Sempre dal 16 dicembre scorso sono iniziati i pagamenti dell’indennità di disoccupazione NASPI per i lavoratori dipendenti. Tra coloro che ne hanno fatto richiesta, potrebbero esservi proprio coloro che percepiscono il RdC. Con la chiusura dell’anno entrano definitivamente in essere i nuovi criteri di accesso e di durata, i quali ridurranno notevolmente la platea dei beneficiari. Dai diciotto mesi rinnovabili, si avrà lo stop soltanto dopo sette mesi, con possibilità di anticipo in caso di rifiuto dell’unica offerta professionale da parte del Centro per l’Impiego. Ma almeno per questo mese, gli accrediti sono iniziati il 20 dicembre scorso. Nel frattempo, intorno al 27 dicembre arriverà il bonus 200 euro ai lavoratori stagionali.