Con la riforma dell’ISEE è necessario ottenere la DSU per fare domanda per l’Assegno Unico nel febbraio 2023
A partire dal mese di febbraio tante famiglie italiane dovranno inviare la nuova domanda per poter ricevere l‘Assegno Unico Universale. Si tratta delle misura di sostegno per le famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età per quanto riguarda famiglie con figli che soffrono di una qualche disabilità più o meno grave.
Per poter presentare domanda occorrerà, dal 2023, presentare un nuovo documento: la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Con la riforma dell’ISEE è stato introdotto infatti un nuovo documento, appunto la Dsu, per fare la richiesta ed il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Dsu: ecco come si fa ad ottenerla
La Dichiarazione sostitutiva unica è un‘autocertificazione delle caratteristiche del nucleo familiare del richiedente, del reddito e della sua situazione patrimoniale, sia mobiliare che immobiliare. Il documento serve a valutare la compatibilità con la richiesta di prestazioni agevolate e altri aiuti economici erogati dall’Inps per conto di Stato e Comuni.
La DSU contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo. La DSU può essere presentata all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata; al Comune;
a un Centro di Assistenza Fiscale; online all’INPS attraverso il servizio dedicato. È possibile acquisire la DSU precompilata attraverso il servizio online “ ISEE precompilato”
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I dati contenuti nella DSU sono in parte autodichiarati: parliamo dei dati anagrafici e i beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione. Altri dati, invece, sono acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e da INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF).
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I redditi da dichiarare sono riferiti al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU, mentre il patrimonio mobiliare e immobiliare è quello posseduto alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU. Per ottenere il calcolo dell’ ISEE “standard”, valido per la generalità delle prestazioni sociali agevolate, occorre compilare la DSU mini, che contiene i principali dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare.
L’INPS calcola l’ISEE sulla base delle informazioni autodichiarate, acquisite dall’Agenzia delle Entrate e reperite nei propri archivi. L’attestazione è disponibile per il dichiarante entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della DSU tramite l’accesso al servizio online dedicato; le sedi territoriali competenti; lo stesso ente al quale è stata presentata la dichiarazione, in presednza di specifico mandato conferito dal dichiarante.