Naspi: domande, curiosità e soprattutto domande, ecco tutto quello che vi serve e in particolare ecco se potete andare all’estero.
Come prima cosa, cerchiamo di fare un piccolo passo indietro e di capire dunque chi è che può fare richiesta per la NASPI e dunque chi è che ne ha diritto. In queste categorie di lavoratori, nello specifico, rientrano coloro hanno un rapporto di lavoro subordinato o che hanno perso involontariamente la loro occupazione. Per tanto, non possiamo fare a meno di nominare anche apprendisti, soci lavoratori di cooperative, personale artistico o ancora dipendenti a tempo determinato di pubbliche amministrazioni.
In secondo luogo, prima di vedere se è possibile andare all’estero anche con la NASPI, cerchiamo un attimo di vedere quali sono i due requisiti necessari per poter fare domanda. Innanzitutto bisogna che il vostro lavoro subordinato sia cessato involontariamente, e in secondo luogo è opportuno avere almeno tredici settimane di contributi. Infine, per poter fare domanda, avete tempo fino a sessant’otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro e potrete farlo esclusivamente in modo telematico. Qualora sia andato tutto a buon fine, a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del vostro rapporto lavorativo, potrete cominciare a godere di questa indennità.
Estero, si può andare con la Naspi?
Cerchiamo però di capire cosa può accadere, qualora si percepisse la NASPI, ma ci fossero delle variazioni nelle condizioni di partenza. Per fare un esempio, una domanda che molti si pongono è se mentre si percepisce questo indennizzo, è possibile andare all’estero alla ricerca di lavoro. Ebbene, la risposta in questo caso è sì, è possibile farlo, ma presenta ugualmente delle limitazioni o comunque accorgimenti a cui bisogna stare bene attenzione.
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Innanzitutto, per non perdere la NASPI e andare ugualmente all’estero, prima della partenza bisogna essere stati iscritti almeno un giorno al centro per l’impiego. In secondo luogo, bisogna comunicare la propria indisponibilità e cancellarsi dal Centro, richiedere personalmente il rilascio del documento portatile U2 (ovvero che attesta il mantenimento del diritto alle prestazione) e anche U1 (ovvero un attestato sul vostro periodo di assicurazione. Altro aspetto che proprio non potete sottovalutare è quello di dovervi iscrivere, entro sette giorni, come persone in cerca di una occupazione, agli uffici del lavoro dello Stato Membro presso cui avete deciso di recarvi.
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Ci sono altri requisiti che proprio non potete sottovalutare se avete intenzione di trasferirvi all’estero in cerca di lavoro e non volete perdere la NASPI. Ovvero dovete sottoporvi a dei controlli presso lo Stato d’arrivo, e soprattutto non dovete sottovalutare che l’importo di indennizzo vi verrà sospeso fino a quando non sarete ufficialmente arrivato nel secondo Stato. Per finire, dal primo giorno del quarto mese dovrete iscriverti di nuovo al Centro per l’impiego Italiano.