Il Canone Rai con la Legge stabilità del 2016 può essere non pagato dagli over 75 con specifici requisiti di reddito
Il Canone Rai, fino al 2016, era una delle imposte più evase d’Italia. In precedenza si riceveva un bollettino in casa che molti cittadini ‘dimenticavano’ puntualmente di pagare. Il canone serve a supportare il servizio pubblico Radiotelevisivo italiano, che a differenza delle reti commerciali, non punta tutto il suo sovvenzionamento sulle pubblicità e sugli inserzionisti. Da quando nel 2016 il Canone Rai è stato inserito nella bolletta della corrente elettrica, ogni persona con un apparecchio televisivo in casa è stato obbligato a pagare il Canone. Automaticamente attraverso 10 tranche da 9 euro, per un totale di 90 euro annui, cifra inferiore alla precedente che era di 130 euro.
Dunque il meccanismo è invertito. Chi non ha alcun apparecchio televisivo può chiedere l’esenzione. In caso contrario, senza alcuna richiesta formale, lo paga di default. Tuttavia, la medesima legge stabilità del 2016 ha introdotto altri requisiti per essere esentati dal pagameto del Canone Rai.
L’esenzione è rivolta alle fasce economiche più deboli della popolazione, nello specifico gli anziani con oltre 75 anni di età. Ma non tutti. Solo quelli che rispondono a determinati requisiti:
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Per ottenere l’esenzione dal pagamento del Canone Rai si deve fare richiesta esplicita inviando un’autocertificazione in diverse modalità. Tramite raccomandata con ricevuta di ritorno a Agenzia delle Entrate-Ufficio Torino 1 S.A.T. – Sportello Abbonamenti TV-10121-Torino. Presso lo sportello dell’Agenzia delle Entrate. Oppure anche tramite i servizi telematici. Per richiedere l’esenzione ci si può rivolgere anche ad un patronato o ad un Caf.