Il bollo auto può essere soggetto ad esenzione. Sono diversi i requisiti, e devono essere certificati ufficialmente
Tutti i possessori di autovetture e moto devono pagare annualmente il bollo auto. È uno dei due oneri economici di chi ha un veicolo di proprietà, insieme all’Rc auto, l’assicurazione obbligatoria. Il bollo auto è di competenza regionale, così come lo è la riscossione e la gestione. Tant’è che l’importo del bollo auto varia in base a differenti fattori: la cilindrata del veicolo, la classe ambientale a cui appartiene, ed anche la regione di residenza. Ad esempio, in Lombardia è stato introdotto uno sconto per chi paga il bollo attraverso il Rid, l’accredito bancario automatico.
Il bollo auto deve essere corrisposto per tutte le auto di proprietà, anche quelle ferme in garage. Ad eccezione dei relitti, che non possono più circolare. In alcuni casi è prevista l’esenzione parziale o totale del pagamento del bollo auto. Ma si devono possedere i requisiti adatti.
La prima categoria che può accedere all’esenzione dal pagamento del bollo auto è quella dei disabili con la Legge 104 ed i loro caregiver. Ma in particolare coloro che nel mezzo di spostamento trovano anche un veicolo vicario alla disabilità. Ciò significa che la disabilità deve includere problemi motori. In generale, le categorie si possono riassumere come:
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Oltre alla disabilità di un familiare, i caregiver che possono usufruire dell’esenzione devono rispettare anche altre limitazioni, tra cui il reddito del disabile che non superi i 2.840,51 euro, o che sia a carico del caregiver. Inoltre un’altra limitazione è sulla tipologia di vettura. Non rientrano nell’esenzione i veicoli a benzina con cilindrata superiore ai 2mila centimetri cubici e quelli a gasolio con cilindrata superiore a 2.800 centimetri cubici.