Tra le tante novità del 2023, ce n’è una molto ghiotta: è stato infatti confermato il bonus bambini da 3000 euro, scopriamo di più
E’ finalmente arrivata la notizia che tantissime famiglie aspettavano: ovvero quella che riguarda l’erogazione del bonus bambini, o per meglio dire del Bonus Nido. In un periodo così critico come quello che stiamo vivendo, dato in particolar modo dal continuo aumento dell’inflazione e dal caro energetico a causa degli aumenti su gas e luce, non c’è dubbio che ogni aiuto appare come un vero e proprio salvavita ai nostri occhi.
In particolare, a pagare soprattutto lo scotto di questa situazione sono le famiglie con a carico dei figli, che si vedono dunque le spese raddoppiate se non addirittura triplicate. Non è certo un mistero, d’altronde, che avere un figlio non sia la cosa più facile del mondo, sia da un punto di vista gestionale (a causa delle costanti responsabilità) che economico. Ed è proprio per questo che è stato pensato il Bonus Nido, per andare incontro alle tante famiglie che soprattutto in questo periodo più che mai si stanno scontrando con tantissime difficoltà.
Bambini, confermato il bonus da 3.000 euro
Quando parliamo del Bonus Nido, come dichiarato anche da una circolare INPS che è possibile trovare sul sito ufficiale stesso, ci riferiamo a una somma di non più di tremila euro che viene elargita alle famiglie che hanno figli in età da Nido. Le motivazione per cui richiedere od ottenere questo bonus sono due. Per scoprire quali sono e soprattutto come agiscono, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Leggi anche: Bonifico come regalo di Natale | Cosa scrivere nella causale?
Per quanto riguarda la prima motivazione, questa ha a che fare con il pagamento delle rette relative proprio alla frequenza dei nostri figli a un asilo nido, che sia esso pubblico o privato (e in questo caso si parla di Contributi asilo nido). Vi è però anche un’altra motivazione, che entra in gioco anche e soprattutto qualora il bambino in questione sia impossibilitato a frequentare l’asilo: ovvero quando quest’ultimo ha una patologia grave e soprattutto cronica, e necessità per tanto di alternative forme di supporto presso la propria abitazione (si parla di Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione).
Leggi anche: Opzione donna, novità in arrivo per il 2023: intesa vicina