Lo sapevate che è in arrivo un nuovo bonus, specifico per il 2023, e rivolto a quei pensionati che hanno un assegno basso?
L’obiettivo di questo nuovo anno che a breve avrà inizio, ovvero il 2023, è senz’altro quello di ricalcolare e portare a un aumento le pensioni minime. Nello specifico, infatti, si sta cercando di mettere in atto un obiettivo molto ambiziose e che potrebbe dare un aiuto notevole e soprattutto ghiottissimo a quei pensionati che presentano un assegno piuttosto basso.
Per scoprire di più circa il ricalcolo dell’assegno minimo per i pensionati, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra. Ecco tutto quello che vi serve sapere in vista del nuovo anno.
Assegno basso? E’ in arrivo il bonus 2023 per pensionati
Secondo quanto stabilito, o quanto per lo meno si sta cercando di mettere in atto, con l’inizio del nuovo anno l’obiettivo è quello di portare a un aumento delle pensioni minime. L’aumento previsto dovrebbe alzare la soglia dell’assegno da cinquecento settanta e be seicento tondi, in modo tale da accorrere in aiuto proprio di quegli ex lavoratori, ad oggi pensionati, che sono più anziani di altro e soprattutto meno benestanti. Si tratta, dunque, di un aumento di ben quarantasette euro che potrebbero senz’altro fare la differenza e permettere ai soggetti interessati di tirare un vero e proprio sospiro di sollievo a fine mese.
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Per quanto riguarda coloro che rientrano in questa possibile manovra di aumento dell’assegno di pensione, troviamo quei pensionati con un ISEE basso e che superano i settanta anni di età. Da non sottovalutare, dunque, il tasso di rivalutazione previsto proprio per il nuovo anno e che dovrebbe essere di circa 7,3 per cento a prescindere dall’ISEE e dal proprio importo dell’assegno pensionistico.
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A fare la differenza, in questo caso, sono proprio le pensioni minime: per quanto riguarda questi pensionati, infatti, vi sarà un ulteriore adeguamento pari invece all’8,7 per cento nel corso del 2023. Per tanto ci sarà una differenza di circa l’1,5 per cento che potrebbe permettere di rendere la vita di questi soggetti molto più equilibrata e soprattutto omogenea tra loro. In questo modo, dunque, l’assegno pensionistico passerà da 525,38 euro a 563,73.