Ecco come in questo caso viene individuato l’utente al quale spetta il pagamento della tassa di possesso. Di cosa si parla
L’acquisto di un’automobile di proprietà rappresenta per molte persone un vero e proprio approdo di vita. Basti pensare come sin da adolescenti si inizia a desiderare di conseguire al più presto la patente poiché ciò che verrà messo in moto subito dopo costituisce un simbolo di spazi conquistati e di libertà di movimento. Questo si pensa fino a quando finisce il rodaggio dell’entusiasmo.
La guida di un’auto è sicuramente un piacere e altrettanto una comodità che consente di coprire le distanze con una maggiore autonomia sul tempo, decidendo orari di partenza e gestendo qualsiasi arrivo. Nello stesso tempo, il mezzo a quattro ruote è anche sinonimo di una quasi inesauribile fonte di spesa alla quale deve fare i conti qualsiasi bilancio familiare. Si tratta di spese di diversa natura.
Oltre ad essere salita sugli altari della cronaca per i recenti rincari, la spesa del carburante rappresenta il costo fisso e irrinunciabile per eccellenza a carico di un’auto e del suo proprietario: le lunghe distanze autostradali – ad esempio – dell’estate, con i pedaggi ed inclusi imprevisti, comportano esborsi a cui non ci si può sottrarre; per cui è meglio fare anticipatamente i debiti calcoli.
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Nella stessa stagione invernale, vi sono spese apparentemente marginali come la sostituzione dei pneumatici con quelli termici, necessari – secondo il Codice della Strada – dal 15 novembre al 15 aprile per circolare sulle strade provinciali delle zone interne e montuose. In alternativa: obbligo di catene a bordo. Insieme dunque ai costi straordinari dovuti eventualmente a guasti o ad incidenti, vi è la manutenzione ordinaria; e in ultimo gli obblighi di legge della polizza assicurativa e del bollo auto.
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L’assicurazione garantisce all’automobilista di vedersi restituire il denaro necessario per rimborsare i danni per incidente, furto o incendio. Il bollo auto è invece la tassa statale sul possesso del veicolo, da pagare anche se il mezzo resta per gran parte dell’anno fermo in garage. Se qualcuno pensa di prendere a noleggio un’auto per evitare la non gradevolissima tassa annuale, purtroppo si sbaglia: perché in questo caso, se vi è in essere un contratto di noleggio a lungo termine senza conducente, la tassa automobilistica è a carico, una volta scaduta, di risulta essere utilizzatore del veicolo in oggetto.