Con i tanti cambiamenti e le novità previste per il 2023, molti si chiedono quale sarà il massimo pensato per l’assegno unico e per chi.
2023, quale sarà il massimo dell’assegno unico?
Con l’arrivo del nuovo, sono previsti anche tanti cambiamenti e novità: l’obiettivo è solo uno e soprattutto è stato reso chiaro fin da subito. L’intento, infatti, è quello di riuscire a dare un maggiore supporto e aiuto a tutte quelle persone o famiglie che in questi mesi sono state messe in ginocchio non solo dal caro bollette, ma anche dalla pesante e insistente inflazione che ha ormai colpito qualsiasi aspetto del nostro quotidiano. In particolare, tra i vari aumenti previsti, c’è anche quello per l’assegno unico.
A notificarlo è stato proprio l’INPS, che nel corso dei mesi passati ha dichiarato alcuni cambiamenti e novità in merito alle somme che solitamente elargisce mensilmente ai cittadini che soddisfano i requisiti necessari. Tra i vari importi che hanno ottenuto una risposta affermativa e che, dunque, dal nuovo anno subiranno un ricalcolo e un conseguente aumento, troviamo anche l’assegno unico. Per scoprire a quanto ammonterà questo aumento e soprattutto chi potrà beneficiarne, non dovete fare altro che continuare a leggere.
Messaggio INPS: assegno unico universale, aumenti e arretrati
Secondo quanto dichiarato settimane fa dall’INPS, ovvero il 27 Settembre del 2022, è previsto un aumento sulle somme elargite con l’assegno unico e universale nel caso in cui si abbiano figli con disabilità. Un tentativo, questo, non solo di aiutare le famiglie in un periodo di grave crisi economica, ma anche di rimettere in regole una norma originale che presentava notevoli svantaggi nei confronti di nuclei familiari in cui c’erano figli con disabilità e maggiorenni. Per scoprire quali sono le variazioni previste, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Leggi anche: Carta acquisti INPS 2023 | Così puoi controllare il saldo
Per farla breve, nel corso degli anni, la maggior parte di famiglie in cui vi è un figlio maggiorenne e portatore di disabilità, hanno percepito un assegno di importo inferiore rispetto a quello garantito dall’ANF. Proprio per questo motivo, in queste ultime settimane si è cercato di compensare queste disuguaglianze ma per farlo si è dovuto considerare in due formule diverse i figli compresi tra i diciotto e i ventuno anni, e quelli invece che hanno superato la soglia dei ventuno. Per quanto riguarda coloro che sono ancora tra i diciotto e i ventuno anni, l’importo dell’assegno unico era fissato intorno agli ottantacinque euro con un ISEE di 15.00 euro, mentre poteva scendere di venticinque euro qualora l’ISEE raggiungesse i 40.000.
Leggi anche: Cedolino pensione INPS | Ricevilo ogni mese così
Adesso, l’assegno verrà equiparato a quello dei minorenni: ovvero di massimo 175 euro mensili, con uno sconto di cinquanta euro se si arriva con un ISEE di 40.000. Sono inoltre previste delle maggiorazioni nell’assegno unico, di 105 euro in caso non autosufficienza, 95 euro in caso di disabilità grave e 85 euro in caso di disabilità media. Per i figli che, invece, hanno superato i ventuno anni l’importo fissato precedentemente era di 85 euro con uno sconto di 25 euro in caso di ISEE più elevato. Anche in questo caso, però, con le varie modifiche ci si avvicinerà all’importo previsto per i figli minorenni ma non sarà prevista nessuna maggiorazione.