Le nuove regole per i lavoratori autonomi prenderanno il via nel 2023. Le Partite IVA beneficeranno di agevolazioni
Il Governo Meloni sta andando nella propria direzione curando con tutti e due gli occhi gli interessi dei propri elettori. A partire da professionisti ed autonomi con redditi piuttosto alti. Anche se al contempo si parla di eliminare la tassazione per i redditi bassi. E la flat tax diventerà presto più conveniente per le Partite IVA. Ma cos’è la flat tax? Si tratta della cosiddetta tassa piatta, ovvero il contrario della tassazione progressiva. In sostanza, non paga di più chi guadagna di più. La percentuale che sale per scaglioni viene abolita in virtù di una percentuale fissa di aliquota, spalmata per tutte le fasce di reddito.
Senza dubbio il problema della tassazione Irpef così elevata per i lavoratori dipendenti da qualche parte doveva essere risolta. Tuttavia, a meno che non vengano eliminate le aliquote per i redditi bassi, il livellamento porterebbe inevitabilmente ad una penalizzazione per i redditi inferiori.
La notizia riportata dalle principali testate giornalistiche è che la flat tax è stata ampliata ai redditi fino a 85mila euro, con lo scopo di raggiungere i 100mila euro. In precedenza le partite IVA potevano usufruire della flat tax solo con redditi fino a 65mila euro. Inoltre è stata introdotta per i lavoratori autonomi la flat tax incrementale al 15 per cento, con una franchigia del 5 per cento ed un tetto massimo a 40mila euro. Cosa significa questo in termini pratici?
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La flat tax incrementale al 15 per cento significa che sull’incremento di reddito rispetto agli anni precedenti si paga un’aliquota solo al 15 per cento. E con una franchigia del 5 per cento, che viene decurtato dall’incremento di fatturazione. Dunque il 15 per cento di tassazione si paga sul 95 per cento dell’incremento dell’importo.
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Per fare un esempio, se un lavoratore autonomo nel 2023 fatturerà 10mila euro in più rispetto all’anno precedente, il 15 per cento di aliquota si calcola solo sul 95 per cento dei 10mila euro. E queste agevolazioni dovrebbero essere confermate ed ampliate dal Governo Meloni durante il prossimo anno.