In queste settimane non si fa altro che parlare del possibile aumento del Canone Rai, ma è vero? Cosa bisogna sapere
Per diversi mesi, ma come del resto capita ogni anno, si è parlato dalle possibilità di cancellare il Canone Rai o comunque di farlo uscire dalla bolletta. In particolare, il leader della Lega Salvini ne ha fatto un elemento importante della sua compagna elettorale. L’oggi vicepremier e Ministro dei Trasporti è stato poi smentito da Giancarlo Giorgetti nelle ultime settimane, il quale ha tenuto a precisare che l’imposta continuerà ad esserci anche nel 2023. Tutto ciò sta facendo sorgere malumori da parte di molti cittadini, elettori di destra, delusi dopo alcune insistenti promesse ricevute. Ad ogni modo, si ricorda che, previa domanda da inoltrare all’Agenzia delle Entrate, è sempre possibile essere esenti da tale pagamento se non si dimostra di non possedere un apparecchio tv.
Dopo la certezza che il Canone Rai continui ad esistere anche per tutto il 2023, è iniziata a circolare un’altra voce secondo cui lo stesso possa subire dei rincari. Attualmente si paga, in totale, 90 euro che vengono suddivisi in dieci rate da 9 euro ciascuna, le quali si sommano alle bollette della luce da gennaio a ottobre.
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Il Ministro Giancarlo Giorgetti però è sembrato chiaro: “Il canone non subirà modifiche nel 2023”. Sulla base di ciò, è molto probabile che proprio tutto resti invariato, compreso l’attuale costo. Inoltre, sarebbe un vero e proprio azzardo puntare a rincari su tale imposta vista la situazione già inaspritasi fin troppo sulla questione.
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Al di là di qualsiasi protesta da parte dei cittadini, è bene sapere che non è l’Italia lo Stato in cui questa tassa è più alta. Anzi, il bel paese, rispetto ad altri, mantiene una cifra assai più bassa. Al primo posto c’è infatti la Svizzera con i suoi 360,65 €, seguita da Danimarca (303,35 €) e, ancora, la Svezia (232,47 €). I più fortunati sono in Albania, dove si paga solo 5,81 euro annui.