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Disoccupazione agricola | In arrivo due pagamenti a dicembre

Sono stati annunciati movimenti INPS per la disoccupazione agricola, che possono essere in addebito o in accredito, dipende dal caso

Lavoro agricolo (Foto Pixabay)

L’INPS si occupa di tutte le prestazioni previdenziali ed assistenziali. Anche per le famiglie, da quando l’assegno unico è tornato nelle mani dell’ente. E una delle funzioni principali dell’INPS è di esaminare, accogliere o rigettare le domende di sostegno al reddito e di disoccupazione. Le richieste dell’indennità di disoccupazione possono essere fatte autonomamente, tramite portale INPS, oppure se si vuole essere più tranquilli si può delegare ad un patronato, ad un professionista o ad un CAF. Attraverso gli intermediari il cittadino si sente in buone mani, ed è maggiormente probabile che la prestazione richiesta sia completa della modulistica da presentare.

Anche perché, pur se di diritto, la disoccupazione può essere rifiutata nel caso di mancanza di documentazione idonea. E questo porterebbe, in seguito al rifiuto, al riesame della richiesta, che si può effettuare tramite patronato. Se anche esso non dovesse andare in porto, ed il disoccupato ha la certezza del diritto maturato, ci si deve rivolgere al tribunale regionale amministrativo per fare ricorso – il TAR.

Disoccupazione agricola, in arrivo addebito o accredito

Disoccupazione (Foto Pixabay)

L’INPS ha di recente annunciato che ci sono movimenti in corso per la disoccupazione agricola. Nel caso in cui l’istanza sia stata negata, ed in seguito a riesame il lavoratore ha dimostrato di avere i requisiti idonei a riceverla, l’INPS a breve invierà l’accredito, che può essere integrativo della prestazione oppure integrale, compresi assegni familiari ed altre voci spettanti. Il riesame per la disoccupazione agricola si richiede in seguito al rigetto della domanda oppure se mancano delle giornate da indennizzare.

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Si ricorda che per ricevere la prestazione di disoccupazione agricola devono essere riconosciute almeno 102 giornate lavorative nei due anni che precedono la richiesta. Se non si hanno questi requisiti la domanda viene respinta.

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In altro caso il movimento promesso dall’INPS potrebbe essere di addebito. Ponendo il caso che le giornate lavorative accorpate facessero parte di categorie differenti di settori lavorativi, dunque non tutte cumulabili nel settore agricolo. In questo caso, se la disoccupazione è stata già erogata, l’INPS può chiederne il rimborso.

Pubblicato da
Giulia Borraccino