In ambito di successione si deve rispettare un asse ereditario. In alcuni casi anche la nuora o il genero possono ereditare
Quando si tratta un argomento sensibile come la successione o l’eredità è difficile essere avulsi dai sentimenti che ovviamente implica un decesso. Un fatto luttuoso è a tutti gli effetti un trauma per i sopravvissuti, a maggior ragione per i parenti stretti come un figlio, un genitore o un coniuge. La successione è un procedimento che in assenza di testamento, e con numerosi chiamati all’eredità, può durare anche anni, specialmente se non c’è accordo pregresso tra le parti.
Generalmente i chiamati all’eredità, se non esiste testamento che disponga il contrario, sono i parenti più stretti. In primo luogo il coniuge ed i figli. C’è da specificare che anche in presenza di testamento i figli non possono essere esclusi dall’eredità. A seguire gli altri parenti sull’asse ereditario. La nuora ed il genero dopo il matrimonio entrano a far parte del vincolo di parentela con il suocero e la suocera?
Successione nuora e genero, quando è possibile
Quando due persone contraggono matrimonio, con i genitori del coniuge entrano in un rapporto di affinità, che a differenza del vincolo di parentela non dà accesso ai diritti sull’eredità. Tuttavia esistono casi particolari in cui la nuora ed il genero possono far parte del procedimento di successione. Ad esempio quando vengono esplicitamente nominati nel testamento da parte del suocero o della suocera. A quel punto, a meno che gli altri parenti più vicini non impugnino il testamento, possono ereditare. I testamenti sono di vario tipo. Olografo, dove conta la firma fatta di pugno dal titolare, e richiede la presenza di un testimone e conservata in un posto sicuro.
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Il testamento più inossidabile senza dubbio è quello redatto con due testimoni e presso un notaio. Nuora e genero possono entrare a far parte della successione del suocero o suocera nel momento in cui ad esempio abbiano figli minori, ed il coniuge sia deceduto.
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L’eredità passa ai nipoti, ma è amministrata fino alla maggiore età dal genitore sopravvissuto. Oppure nel caso in cui tra moglie e marito ci sia comunione dei beni. In questo caso anche i beni della successione diventano parte di quelli comuni.